Referendum, in Lombardia la protesta degli scrutatori contro il voto elettronico: «Siamo bloccati nelle scuole»

Referendum, in Lombardia la protesta degli scrutatori contro il voto elettronico: «Siamo bloccati nelle scuole»
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Lunedì 23 Ottobre 2017, 01:47
«Siamo bloccati all'interno delle scuole», «siamo qui a caso»: è questa la protesta di diversi scrutatori che oggi hanno lavorato nei seggi della Lombardia dove si è usato il voto elettronico per il referendum sull'autonomia. Dopo la fine di tutte le operazioni, infatti, devono attendere di ricevere la conferma che la lettura delle penne usb, che contengono i dati di voto dei singoli tablet, è andata a buon fine. In caso contrario, infatti, i digital assistants devono ricavarli direttamente dalle memorie interne delle voting machine. «Non possiamo uscire e si prospetta che dovremo restare qui fino alle quattro o cinque del mattino» hanno spiegato da una scuola nella zona di Turro a Milano, convinti che «con il vecchio sistema in mezz'ora ce la saremmo cavata». A due ore e mezza dalla chiusura delle urne, i presidente e gli scrutatori sono bloccati all'interno delle sezioni «senza fare nulla», protestano. In una scuola di San Siro a Milano, i presidenti stanno minacciando di andarsene chiudendo i verbali con gli agenti della polizia locale che prospettano loro una denuncia se chiuderanno senza autorizzazione.
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