Redditi dei parlamentari, parla il più «povero»: «A Roma vivo in un bed&breakfast»

Redditi dei parlamentari, parla il più «povero»: «A Roma vivo in un bed&breakfast»
di Stefania Piras
2 Minuti di Lettura
Sabato 4 Marzo 2017, 09:55 - Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 00:18

ROMA - Onorevole Dino Secco, lei ha dichiarato 40 mila euro l'anno, giusto?
«Esatto, era il mio reddito precedente, del 2015 da funzionario della provincia di Vicenza, da dipendente pubblico. Poi a metà anno sono entrato in Parlamento sostituendo Giancarlo Galan. Se vi chiedete perché una colonna della dichiarazione è oscurata è perché abbiamo fatto la dichiarazione insieme io e mia moglie: siamo entrambi dipendenti e il commercialista ha messo prima lei, la dichiarante che aveva più rimborsi da chiedere, e poi me che sono il coniuge. Abbiamo semplicemente fatto la dichiarazione insieme anche perché fare due dichiarazioni costa di più. Non abbiamo nulla da nascondere»

Allora adesso il suo reddito sarà aumentato?
«Con 6 mesi di deputato beh si, sarò sui 70 mila euro, a occhio e croce. Prima sono stato sindaco di Solagna, poi vicepresidente della provincia di Vicenza, ma il mio lavoro era in comune, ero addetto alla segreteria del sindaco, e prendevo 2 mila euro».

Quanto prende ora?
«Cinque mila euro più l' indennità di sei mila ma deve essere dimostrata e io li uso anche per l' attività politica e prima non potevo. Ora sto andando a Vicenza a un incontro sulla legge elettorale. Finiremo tardi e dopo penso mangeremo una pizza o una pastasciutta».

Non ha cambiato il suo tenore di vita?
«Spendo nei trasporti quando vengo a Roma, ma il tenore no non più di tanto, certo prima stavo più attento. Ma quello che facevo prima faccio ora. Sono fuori dalla mattina alla sera in giro per le sezioni. Sono sempre Dino. La figura mitica del deputato o del senatore mi creda non c'è più».

Non si concede qualche libertà in più?
«Diciamo che prima non potevo permettermi di pagare la sede del partito ad esempio, ora che a Vicenza sono coordinatore provinciale di Forza Italia sì»

A Roma dove vive?
«Sono in un bed and breakfast a conduzione famigliare vicino piazza Cavour. Non è in centro centro ed è una stanza»

Ha visto che ci sono colleghi che prendono 1 milione e passa?
«Avranno una storia di famiglia alle spalle o attività che rendono. I soldi sono uno strumento per vivere bene e io mi sono considero fortunato».