Romano Prodi ci ripensa. Il padre dell'Ulivo, l'unico candidato del centrosinistra capace di battere per due volte Silvio Berlusconi, andrà a votare alle primarie del Pd, anche se per ora non rivela a chi darà la sua preferenza fra i tre pretendenti alla guida del partito, Pippo Civati, Gianni Cuperlo e Matteo Renzi.
«Domenica, di ritorno dall'estero, mi recherò a votare alle primarie del Pd.
Epifani. «Una decisione che gli fa onore e che fa bene alle primarie. Ora in tanti al voto». Così il segretario del Pd Guglielmo Epifani commenta l'intenzione espressa da Prodi.
I sondaggi. Ad oggi la partecipazione alle primarie del Partito democratico, in programma l'8 dicembre, oscilla tra 0,9 e 2,1 milioni di italiani. In testa Renzi. Questo è quanto emerge dall'Outlook politico dell'istituto di ricerca Tecnè per Tgcom24, dedicato alle primarie del Pd. Matteo Renzi otterrebbe da un massimo del 62% delle preferenze ad un minimo del 56%. Percentuali decisamente più alte rispetto a quelle che otterrebbero altri due candidati alle primarie: Cuperlo (28% - 34%) e Civati (6% - 12%). Ma le intenzioni di voto subiscono una variazione a seconda del numero degli elettori che si recheranno alle urne. E così nel caso in cui i votanti raggiungessero quota 2,1 milioni, Renzi otterrebbe il 56%, Cuperlo il 26% e Civati il 7,3%. Qualora i votanti fossero 1,8 milioni, l'attuale sindaco di Firenze arriverebbe al 54,9%, Cuperlo salirebbe al 27,7% e Civati all'8,1%. Nel peggiore dei casi, con il numero degli elettori che si fermerebbe a 900 mila, Renzi si attesterebbe al 52,2%, Cuperlo raggiungerebbe quota 32,6% mentre Civati conquisterebbe il 10,1% delle preferenze.