Riforma del processo penale, avvocati penalisti in sciopero: no alla fiducia

L'aula della Camera
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Lunedì 22 Maggio 2017, 13:21 - Ultimo aggiornamento: 19:26
«No alla fiducia sul ddl penale: un'idea che non pare del tutto abbandonata. Noi crediamo che una materia che riguarda i diritti delle persone meriti un approfondimento nel dibattito parlamentare». Lo afferma il presidente dell'Unione della Camere Penali, Beniamo Migliucci, spiegando le ragioni della nuova astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria da oggi fino al 25 maggio 2017.

I penalisti si sono riuniti in assemblea al tribunale di Roma contro la riforma che giudicano in «contrasto con i principi costituzionali della immediatezza, del contraddittorio, della presunzione di innocenza e della ragionevole durata». «In questa riforma - spiega Migliucci - ci sono delle cose positive, ma anche due aspetti che la contrassegnano in negativo e che vanno contro l'idea del giusto processo».

I due punti osteggiati dai penalisti sono in particolare il processo a distanza e dell'allungamento dei termini di prescrizione. «La mancanza di organizzazione e risorse non può ricadere sui cittadini»: si devono accelerare i tempi della giustizia, non allungare i processi, sottolinea, «invece questi due provvedimenti ci allontano dall'articolo 111 della Costituzione». «Il processo - aggiunge - deve avere una ragionevole durata e non un'infinita durata. Tanto più che i cittadini non hanno alcun interesse a sapere 20 anni dopo se un politico era corretto o meno».
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