Pd, mozione per riconoscere lo Stato della Palestina. Israele: «Prematuro»

Pd, mozione per riconoscere lo Stato della Palestina. Israele: «Prematuro»
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Mercoledì 18 Febbraio 2015, 16:23 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 13:48
Il Pd sosterrà, a quanto si apprende da fonti parlamentari, il riconoscimento dello Stato della Palestina in una mozione dem che presenterà quando, forse già domani, la Camera voterà le mozioni.



Il Pd, in conferenza dei capigruppo, chiederà di votare le mozioni domani ma forse a causa dell'ostruzionismo il voto slitterà. Saranno messe al voto dell'Assemblea di Montecitorio domani anche altre due mozioni, una a prima firma Erasmo Palazzotto (Sel) e una presentata da Pia Locatelli (Psi), che chiedono al governo italiano di riconoscere lo Stato di Palestina, affinchè possano così ripartire i negoziati per arrivare «alla soluzione due popoli, due Stati».



«Il riconoscimento dello Stato palestinese deve avvenire per far ripartire i negoziati e non deve essere condizionato ai negoziati», è la convinzione dell'ex ambasciatore israeliano in Sud Africa Ilan Baruch, che ha inviato una lettera ai deputati italiani per chiedergli di votare a favore delle mozione allegando l'appello di circa 1000 intellettuali israeliani (firmato fra gli altri da Yehoshua, Oz, Grossman) in favore del riconoscimento dello Stato di Palestina.




Israele: «Prematuro, atto che allontana la pace». «È chiaro che qualsiasi riconoscimento prematuro non farebbe altro che incoraggiare i palestinesi a non ritornare ai negoziati con Israele e allontanerebbe ulteriormente le possibilità di una pace». Lo afferma l'ambasciata israeliana a Roma dopo l'annuncio del Pd di una mozione a favore del riconoscimento dello Stato palestinese.



«In seguito alle notizie sulla possibile votazione della mozione per il riconoscimento dello Stato palestinese, domani al Parlamento italiano, dall'Ambasciata d'Israele in Italia - si legge in una nota - si comunica quanto segue: qualora davvero si votasse, auspichiamo che i deputati si pronuncino in favore del sostegno al processo di pace fra Israele e palestinesi, basato sul principio dei due Stati, e i cui esiti devono essere concordati da entrambe le parti mediante un negoziato». «Il riconoscimento di uno Stato palestinese in questo momento, uno Stato che non esiste di fatto e che non esisterà senza un negoziato, che non rispetta i prerequisiti previsti dal diritto internazionale, vorrebbe dire - sottolinea l'ambasciata israeliana a Roma - aggirare gli accordi di Oslo, con i quali le parti si impegnarono a risolvere attraverso dei negoziati tutte le questioni esistenti fra loro, incluso il carattere dell'entità palestinese».



«È chiaro che qualsiasi riconoscimento prematuro non farebbe altro che incoraggiare i palestinesi a non ritornare ai negoziati con Israele, e allontanerebbe ulteriormente le possibilità di una pace.
L'instabilità in Medio Oriente e nella regione del Mediterraneo è già abbastanza grande ed è giunta a lambire anche l'Italia e l'Europa. Pertanto Israele - conclude l'ambasciata - certamente non accetterà la creazione di un'ulteriore entità terroristica in Medio Oriente».
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