Pd, gelo di Prodi e Parisi per il decennale. L'ex ministro: «Dopo Rosatellum non festa ma lutto»

Pd, gelo di Prodi e Parisi per il decennale. L'ex ministro: «Dopo Rosatellum non festa ma lutto»
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Venerdì 13 Ottobre 2017, 16:52 - Ultimo aggiornamento: 14 Ottobre, 09:35
Gelo di Romano Prodi e Arturo Parisi, due fondatori del Pd, sul decennale del partito che si celebra sabato a Roma al teatro Eliseo senza la loro partecipazione.

«Ci sono i giornalisti. E davanti ai giornalisti mi rifiuto di parlarne anche sotto tortura». Così, con una battuta, l'ex premier ha risposto a una domanda specifica sulla nuova legge elettorale italiana votata ieri dalla Camera, nel corso del suo intervento all'Assemblea generale dell'Emeca a Bologna. Più in generale Prodi ha ricordato la sua posizione sui sistemi di voto: «Sono vent'anni che ripeto che un sistema elettorale non è fatto per fotografare un Paese ma per fornire un governo al Paese. Sono sempre stato per sistemi non proporzionali - ha detto il Professore - ma che raggruppino le energie politiche di un Paese. Credo che tutti adesso abbiano bisogno di sistemi che obblighino a un consolidamento del Paese». 

Nel corso del suo 'speech', Prodi durante un'analisi sulle conseguenze per l'Europa del voto tedesco, aveva detto come alle ultime elezioni, anche lì il sistema elettorale ha mostrato delle lacune: «Il sistema elettorale tedesco che è stato formidabile per tanti anni non è più adatto quando il numero dei partiti cresce. Il proporzionale non è una legge che regge alla numerosità dei partiti - ha detto il professore - E adesso è un problema che Germania, Spagna e Italia devono ancora mettere a posto. E non sarà facile per un paese straordinariamente stabile come la Germania mettere mano ai suoi assetti elettorali». 

«Dopo l'approvazione del Rosatellum, grave nel merito e nel metodo, il decennale del Pd di domani, invece di un giorno di festa s'è trasformato in un giorno di lutto», ha affermato all'agenzia Ansa l'ex ministro Arturo Parisi, assente domani, assieme a Prodi, alla manifestazione dem dell'Eliseo. «Ricordo che 12 anni fa, quando Berlusconi c'impose il porcellum, almeno non lo fece con la fiducia. Quanto a domani - aggiunge Parisi - noto almeno una sciatteria dell'organizzazione nel coordinamento delle agende. E dire che io e Romano qualche ruolo l'abbiamo avuto».

«Considerato - prosegue Parisi - il ruolo che Prodi e, se mi consente, anch'io abbiamo avuto nella nascita del nuovo partito, una grave sciattezza. Debbo dire che mi è stato risolto un problema. L'approvazione della Legge Rosato che ieri in parlamento il Pd ha salutato con un boato gioioso - sottolinea l'ex ministro - ha trasformato quello che avrei condiviso come un giorno di festa in un giorno di lutto. Se penso al Referendum del 18 aprile del 1993 dal quale tutto è iniziato - conclude Parisi - sento che la primavera della democrazia governante che allora sognammo ha incontrato il suo autunno».


 
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