Roma, Paola Taverna: «Continueremo a sostenere il sindaco ma nessuna lettera per dare carta bianca»

Roma, Paola Taverna: «Continueremo a sostenere il sindaco ma nessuna lettera per dare carta bianca»
di Fabio Rossi
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Sabato 3 Settembre 2016, 07:57
ROMA «Continuiamo senz'altro a sostenere Virginia Raggi, che andrà avanti nel suo lavoro». Ma non ci sarà alcuna lettera dei vertici Cinque stelle, indirizzata alla sindaca, per darle carta bianca sul fronte politico amministrativo: «Non certo da noi». Paola Taverna, senatrice di primo piano del M5s, arriva di pomeriggio in Campidoglio, accompagnata dal deputato Stefano Vignaroli e dal consigliere regionale Gianluca Perilli. Insomma, tre dei quattro esponenti (l'altro è l'europarlamentare Fabio Massimo Castaldo) che compongono il mini-direttorio pentastellato, incaricato di supportare l'inquilina di Palazzo Senatorio nel suo lavoro. Dopo giorni di attriti e minacce di dimissioni, l'esponente del Movimento torna a far sentire la sua presenza sul colle capitolino, in un momento di grande fibrillazione dopo le dimissioni in massa di giovedì, partite dall'ormai ex capo di Gabinetto, Carla Romana Raineri. Prima di entrare, si ferma a parlare con i cronisti.

Senatrice Taverna, la vicenda dell'addio di Raineri vi imbarazza?
«Il Movimento 5 stelle garantisce sempre la legalità, che è il nostro punto di partenza. Dopo il parere dell'Anac Raineri non poteva più restare, perché la nomina non era stata fatta bene».
Non lo considera un errore grave aver sbagliato la procedura della nomina in un ruolo così delicato?
«Avevamo pareri favorevoli per la procedura seguita, altrimenti non avremmo fatta la nomina in quel modo. Poi, di fronte alla bocciatura dell'Anac, era obbligatorio fare un passo indietro: è sempre possibile fare qualche errore, basta superarlo e andare avanti».

Ma la prima conseguenza è stata l'addio dell'assessore al bilancio Minenna. Non si poteva evitare?
«Mi dispiace che Minenna sia andato via, stava facendo un buon lavoro. Ma per i motivi del suo gesto dovete chiedere a lui».

Si parla di una possibile lettera dai vertici M5s, per dare carta bianca alla sindaca.
«Non mi risultano lettere dal direttorio, sicuramente non arriveranno da noi».
Vi aspettate l'arrivo Beppe Grillo per mettere in chiaro il suo pensiero sulla vicenda, che sembra piuttosto critico?
«Grillo molto probabilmente non verrà».

Già prima delle dimissioni in serie, la base romana dei Cinque stelle aveva manifestato grosso fastidio per la vicenda delle nomine in Capidoglio e, soprattutto, dei maxi-stipendi.
«Da noi c'è totale libertà di espressione, come di stampa. Io non mi permetto di censurare nessuno: se la base vuol fare sentire la propria voce, è giusto che lo faccia».

Come ha trovato la sindaca in queste ore così difficili?
«Virginia è tranquilla e va avanti senza problemi. In 48 ore farà le nuove nomine e si potrà ripartire».
Cambiare pezzi fondamentali dell'amministrazione dopo appena 70 giorni di governo è un brutto segnale per il futuro?

«Le giunte precedenti hanno fatto ben di peggio. Marino ha totalizzato 20-21 sostituzioni, Alemanno ha cambiato quattro capi di Gabinetto in cinque anni: noi andremo avanti per altri quattro anni e dieci mesi con il prossimo».

E a chi critica la scelta di Raffaele Marra cosa dice?
«Per me la libertà di pensiero è sacra».

 
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