Napolitano: «Antipolitica patologia eversiva. Colpire i corrotti»

Napolitano: «Antipolitica patologia eversiva. Colpire i corrotti»
di Paolo Cacace
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Giovedì 11 Dicembre 2014, 07:36 - Ultimo aggiornamento: 15:01

«Caro Napolitano io sono e rimarrò un eversore e ne vado fiero. Accostarmi al sacco di Roma come lei ha fatto ieri, detto da lei all'Accademia dei Lincei, mi rende anche un pò orgoglioso. Un monito così equivale ad un'onorificenza». Così Beppe Grillo sul blog aggiungendo che l'anti politica «a me sembra una reazione alla malapolitica».

«Lo confesso, sono un eversore, mi faccio schifo, Napolitano ha ragione.

Pago le tasse, non rubo, denuncio il malaffare, non mi faccio i cazzi miei e nessuno ha ancora cercato di comprarmi», si legge sul blog che continua: «Sono un problema e me ne rendo conto. L'onestà da noi è fuori moda e una persona onesta con la sua sola presenza dà imbarazzo ai ladri che ormai sono la maggioranza. I delinquenti stanno tracimando, vivono tra noi, nelle istituzioni, nelle banche, nei partiti, nei media, nelle partecipate. A chi ruberanno quando gli onesti saranno assoluta minoranza? Si mangeranno tra di loro, ma la colpa sarà degli eversori, delle persone che si ostinano a rimanere oneste. Dare il buon esempio in questo Paese è l'atto più eversivo possibile. Se non sei ricattabile sei un individuo pericoloso, un eversore appunto».

«L'antipolitica è patologià dice il bisPresidente, a me - continua Grillo - invece sembra una reazione, ancora flebile, alla malapolitica. Come un corpo che vuole disperatamente mantenersi sano attua i suoi

anticorpi. Il M5S, e qui Napolitano ha perfettamente ragione, è alternativo alla Repubblica dei ladri, è una medicina, un antibiotico per distruggere i virus che avvelenano il Paese. Dal punto di vista degli

agenti patogeni è sicuramente eversivo».

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