Napoli, bufera sulle primarie Pd per un'inchiesta sul voto di scambio. M5S all'attacco: quadro inquietante

Lorenzo Guerini con Salvatore Silvestri a una manifestazione elettorale a Casavatore
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Giovedì 3 Marzo 2016, 10:14 - Ultimo aggiornamento: 8 Marzo, 16:03
Una inchiesta su voto di scambio aggravato dal metodo mafioso diventa un caso politico. E così tra hashtag e dimissioni, va in scena l'ennesima battaglia tra il Pd e il M5S. Casus belli, il comune di Casavatore, in provincia di Napoli, dove un clan, un sottogruppo degli Amato-Pagano ben noto per la faida di Scampia, avrebbe appoggiato sia il sindaco uscente, poi riconfermato, Lorenza Orefice, sia lo sfidante Salvatore Silvestri, esponente del Pd che è finito dritto nel mirino delle polemiche grilline.

Un nuovo caso Quarto, insomma, altro comune del Napoletano, finito nella bufera, mesi fa, di una inchiesta sempre sui voti della camorra. Allora i ruoli erano invertiti: sul banco dei "colpevoli" c'erano i grillini con il sindaco Rosa Capuozzo, poi espulsa dai Movimento, e ad accusare era il Pd. Oggi è M5S che accusa con un hashtag che parla chiaro: #gomorraPd. 

A scatenare Grillo and company, oltre l'inchiesta, sfociata nella emissione da parte della Dda di Napoli di 15 avvisi di conclusione delle indagini, anche a carico di Silvestri e Orefice, sono state alcune foto pubblicate dai media: foto che ritraggono Silvestri con leader del Pd come il vicesegretario Lorenzo Guerini. C'è poi la figura di Massimo Minichini che viene tirata in ballo: sorvegliato speciale ritenuto in rapporti con il clan camorristico dei Ferone che secondo l'inchiesta avrebbe appoggiato Silvestri, avrebbe presenziato alle riunioni del Pd tanto che, sottolineano i magistrati della Dda «è chiaro il fatto che Minichini è parte integrante della fazione politica riconducibile a Salvatore
Silvestri, appartenente al Partito Democratico».
 
«Quadro inquietante», tuonano i componenti M5S della commissione Antimafia che chiedono l'audizione in Antimafia di Guerini e anche di Valeria Valente, candidata alle primarie del centrosinistra in vista delle comunali di Napoli visto che, denunciano, la compagna di Silvestri, Mariangela Portinaio, è la sua assistente. Inizia così il botta-risposta della giornata.   Il blog di Grillo pubblica la foto incriminata di Guerini e il Pd annuncia l'autosospensione di Silvestri. «Vedo che esponenti del M5S mi tirano in ballo per una foto, peraltro riferita a una iniziativa pubblica davanti a oltre duecento persone a Casavatore. Un puerile tentativo di strumentalizzare una vicenda che è del tutto chiara al solo fine di fare un pò di rumore contro il Pd, per continuare a coprire silenzi e omissioni ad esempio su Quarto», mette in chiaro Guerini.

«Quanto emerge a Casavatore, comune in provincia di Napoli, sui voti della camorra, fa intravedere una 'Gomorra Pd'. Orfini, Guerini, Serracchiani ma due parole sullo scandalo di Casavatore no? Roba imbarazzante!», scrive su Twitter il deputato M5s Alessandro Di Battista.  

Intanto le intercettazioni raccontano quello che avveniva alle porte di Napoli dove camorristi picchiavano i candidati, per far capire chi era il più forte, dove i candidati promettevano buoni pasto, soldi e posti di lavoro pur di avere voti e dove sempre loro, in corsa per un posto da sindaco o da consigliere, riservavano ramanzine anche al capo dei vigili urbani. Il motivo? Troppe multe, un danno per le elezioni.



 
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