Mussolini-Fiano, scintille in tv sulla legge contro la propaganda fascista

Mussolini-Fiano, scintille in tv sulla legge contro la propaganda fascista
2 Minuti di Lettura
Martedì 17 Ottobre 2017, 08:45
«Ho dubbi sull'intelligenza di chi fa questa legge». «Sapessi io su di te. No, io non ho dubbi». Scintille nel corso de 'L'Aria che tirà su La7 tra Alessandra Mussolini (Fi) e Emanuele Fiano (Pd), a proposito della proposta di quest'ultimo, approvata dalla Camera e ora al vaglio del Senato, di sanzionare la propaganda filo-fascista e filo-nazista. La nipote del Duce ha prima citato un episodio legato a un non meglio precisato gruppo di consiglieri comunali dem che avrebbero tacciato di reato la mossa di scattare un selfie con lei da parte di colleghi azzurri.

Fiano ha prima chiesto alla deputata di circostanziare il fatto, per poi aggiungere che «chi ha chiesto di denunciare il selfie è una persona poco intelligente». È a quel punto che Mussolini ha espresso i suoi dubbi sull'intelligenza dell'autore di una legge così e si è innescata la polemica.
A Fiano che la incalzava chiedendole «chi sono i consiglieri così deficienti del Pd», lei ha replicato che queste «sono le conseguenze di questa legge». Nuovo botta e risposta, poi Mussolini ha detto «cretino è chi fa la legge». A quel punto Fiano ha ribattuto duramente: «Io a lei cretina non l'ho mai detto. Cretino lo dice a qualcun altro...».
© RIPRODUZIONE RISERVATA