Migranti, la Ue: domani vertice a Roma sull'emergenza

Migranti, la Ue: domani vertice a Roma sull'emergenza
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Lunedì 25 Agosto 2014, 16:46 - Ultimo aggiornamento: 16:54
Vertice a Roma domani tra autorit italiane, rappresentanti di Frontex e della Commissione europea allo scopo di identificare il miglior modo possibile per sostenere gli sforzi dell'Italia nel Mediterraneo». Ad annunciarlo da Bruxelles è il portavoce della commissaria agli affari interni dell'Ue, Cecile Malmstroem.



«Non c'è ancora alcuna decisione presa su Frontex Plus», su cui le discussioni sono «aperte e in corso», ha sottolineato il portavoce della commissaria Ue Cecilia Malmstroem, ricordando che l'incontro tecnico previsto per domani e quello politico per mercoledì serviranno proprio a definire possibili opzioni.



Le discussioni quindi, spiegano fonti Ue, verteranno «su tutti gli aspetti», dai mezzi ai finanziamenti alle tipologie di intervento con l'obiettivo di fondo di lavorare a un 'Frontex Plus' per rafforzare la presenza Ue a sostegno degli sforzi dell'Italia. Non è infatti realistico - come ha ribadito più volte e ancora negli scorsi giorni Bruxelles - che Frontex da sola, una piccola agenzia Ue che non ha risorse né mezzi o guardie di frontiera proprie, possa sostituirsi a Mare Nostrum.



«È ormai chiarissimo il totale fallimento di Mare nostrum. Ma è assurdo che ancora oggi si parli a vuoto di far subentrare Frontex o sostituirla con una sorta di Frontex 2. Ma chi vogliono prendere in giro? Il portavoce di Frontex è stato chiaro. Non hanno soldi, non hanno mezzi. Di che parliamo, allora?». Lo affermail vice presidente del Senato Maurizio Gasparri. «La Ue oggi lo ha ribadito: è un'ipotesi irrealizzabile. Domani, nell'incontro tra i tecnici Ue e quelli italiani, va individuata la soluzione definitiva per porre fine anche alle troppe tragedie del mare. Una soluzione che non può che passare per lo stop a Mare nostrum. Renzi si decida. Sta facendo passare il semestre italiano di presidenza Ue senza lasciare alcun segno. Una delusione annunciata», conclude l'esponente di Fi.



«In gioco, di fronte a questa migrazione forzata che sta avvenendo, è: se l'Europa vuole diventare una "cittadella murata", chiusa o se vuole dimostrare la sua capacità democratica di rispondere a un diritto di persone che lo chiedono. E in questo caso è un diritto di asilo e di protezione umanitaria». È quanto afferma alla Radio Vaticana mons. Giancarlo Perego, presidente della Fondazione Migrantes della Cei. «Se l'Europa sceglie la democrazia come governo, la democrazia chiede la tutela dei diritti dei richiedenti asilo, dei diritti dei rifugiati, dei diritti di chi è in fuga da situazioni di persecuzione religiosa e

politica», dice mons. Perego. «In gioco di fronte all'emigrazione, oggi, non è semplicemente un discorso di accoglienza o di non accoglienza - aggiunge - in gioco è qual è il modello di democrazia che noi vogliamo scegliere, se vogliamo continuare, come abbiamo scelto dagli anni Cinquanta in poi, a ritenere che il diritto d'asilo è uno strumento importante di una Europa democratica».



Per il presidente di Migrantes, inoltre, questo «è un momento di forte preoccupazione, perché Mare Nostrum è stata una grande operazione umanitaria e di pace, con strumenti militari. L'annuncio della sospensione potrebbe anzitutto intensificare l'arrivo di altri profughi e di altri rifugiati, e dall'altro lato potrebbe portare ancora indietro di un anno, a quel 3 ottobre, in cui oltre 350 persone hanno perso la vita e farci tornare a piangere su dei morti perchè non siamo in grado di presidiare un mare che è nostro e che è il nostro confine, non solo come Italia: come Europa».