Il decreto si compone di 4 articoli. Il primo stabilisce che «è autorizzata, conformemente a specifiche intese con le competenti autorità» libiche e «nel rispetto delle vigenti disposizioni internazionali ed europee in materia di sanzioni», la cessione a titolo gratuito «fino ad un massimo di 10 unità navali Cp, classe 500, in dotazione al Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera» e «fino ad un massimo di 2 unità navali, da 27 metri, classe Corrubia, in dotazione alla Guardia di Finanza».
Per «il ripristino in efficienza, l'adeguamento strutturale e il trasferimento» in Libia, l'articolo uno del decreto prevede uno stanziamento di un milione e 150mila euro Un milione e 370mila euro sono invece stanziati nell'articolo 2 «per la manutenzione delle unità navali, per lo svolgimento di attività addestrativa e di formazione del personale» della Guardia Costiera e della Marina libica, «al fine di potenziarne le capacità operativa nel contrasto all'immigrazione illegale e alla tratta di esseri umani».
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