Quello che il governo ha cercato di fare con un decreto che ha previsto 26 sezioni specializzate in materia di immigrazione negli uffici giudiziari e ha sveltito l'iter processuale. Proprio la relazione accompagnatoria di quel provvedimento conteneva una mappa, provvisoria, ma indicativa, dell'andamento dei ricorsi tra il 2015 e la prima parte 2016, quando si è avuto un boom con punte del +300%. Al tribunale di Milano, per esempio, i procedimenti di protezione internazionale iscritti erano 591 nel 2013, 636 nel 2014, 1.674 nel 2015; e nei primi mesi del 2016 si è rilevato un numero di iscrizioni pari a circa 400 mensili. Cifra simile a quella di Torino, con 350.
A Catania e Ancona il numero dei procedimenti iscritti nel 2015 fu superiore del 300% sul 2014. Nei distretti delle Corti di appello di Caltanissetta, Catanzaro, Cagliari, Firenze il numero dei procedimenti iscritti nel 2015 ha segnato un aumento del 50% circa. Nel tribunale di Roma l'andamento è stato il seguente: 1.595 nel 2013, 1.973 nel 2014; 1.580 nel 2015 fino al 29 luglio, con una proiezione a fine anno di 2.700 nuovi procedimenti iscritti e un incremento sul 2013 del 70%.
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