Migranti, il maxi blitz della polizia alla stazione di Milano diventa un caso politico. Sala: avvisato all'ultimo. Maroni: sto con gli agenti

Migranti, il maxi blitz della polizia alla stazione di Milano diventa un caso politico. Sala: avvisato all'ultimo. Maroni: sto con gli agenti
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Mercoledì 3 Maggio 2017, 12:54 - Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 08:00

Diventa un caso politico il maxiblitz messo in atto ieri alla stazione Centrale di Milano con il dispiegamento di 300 uomini conclusosi con l'accompagnamento di 52 cittadini stranieri presso l'Ufficio Immigrazione della Questura. «Siamo stati avvisati all'ultimo momento», si lamenta il sindaco Giuseppe Sala dopo le perplessità suscitate nella sinistra dall'operazione. Si schiera con gli agenti il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni: «Sto sempre dalla parte della Polizia, della legalità, dell'ordine».
 

 

«Certamente un maggior controllo della stazione e di piazza Duca d'Aosta è necessario - ha sottolineato Sala - però sull'operazione specifica siamo stati avvisati all'ultimo momento, quindi parlerò con il questore anche per capire i risultati che sono stati ottenuti». Il sindaco ha spiegato che parlerà con il prefetto Luciana Lamorgese e il questore Marcello Cardona, anche loro presenti in via Pantano, per capire «che senso aveva l'operazione: se era estemporanea legata anche agli incidenti che ci sono stati oppure un primo passo di una strategia diversa».

La stessa maggioranza di Sala si è divisa nel giudicare il blitz: «È chiaro che sono questioni che hanno una certa rilevanza dal punto di vista politico. La stazione Centrale è un luogo delicato, è l'immagine della città e quindi va certamente bene che ci sia attenzione, dopodiché sarà utile che queste operazioni in futuro le facciamo in maniera concordata. Rispetto l'autonomia e le intenzioni della questura, ma ci parleremo. L'assessore Rozza già stamattina aveva una prima riunione, noi avremo un incontro la settimana prossima», ha ribadito.

«Come Regione - ha detto il governatore Maroni - non abbiamo molte competenze in materia di sicurezza, ma quello che facciamo lo portiamo sempre avanti con coraggio». «È la solita sinistra», ha chiosato riferendosi alle critiche
«di chi difende i clandestini e l'illegalità. Io sto con la legalità, con la polizia, con l'ordine». 

La polizia di Stato, oltre all'accompagnamento di 52 cittadini stranieri - di cui 26 trattenuti per i conseguenti provvedimenti - ha arrestato in flagranza in zona Stazione Centrale e piazzale Segrino tre cittadini stranieri per spaccio di droga a minorenni sequestrando loro in totale 10 grammi di marijuana. Si tratta di un cittadino del Sudan, un nigeriano e un tunisino. L'attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti - comunica la questura - ha portato all'arresto in zona Stazione Centrale, da parte della Polizia di Stato, di sette persone in sette giorni: oltre ai tre arresti eseguiti ieri, i poliziotti della Squadra Mobile negli ultimi sei giorni avevano già arrestato altri quattro cittadini stranieri (un 37enne della Guinea Bissau, un 22 nigeriano un 25enne tunisino ed un cittadino 51enne dell'Angola) ed indagato un 37 nigeriano, sequestrando un totale di 150 grammi di hashish, 8 grammi di cocaina e 1780 euro in contanti. Ieri sera, infine, gli agenti della Polizia Ferroviaria hanno indagato un cittadino senegalese ed un gambiano per tentata rapina ai danni di un ragazzo gambiano 20enne che hanno cercato di derubare del portafoglio.

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