Migranti, Alfano: «Frontex plus al posto di Mare nostrum con distruzione di barche di scafisti»

Migranti, Alfano: «Frontex plus al posto di Mare nostrum con distruzione di barche di scafisti»
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Mercoledì 27 Agosto 2014, 18:15 - Ultimo aggiornamento: 28 Agosto, 12:55

Due risultati concreti dalla riunione di oggi a Bruxelles, secondo il ministro dell'Interno Alfano: l'operazione Frontex plus, che incorpora due operazioni esistenti, le ampia e le rafforza e costituirà un presidio per la frontiera dell'Europa più ampio. Inoltre, le barche usate trafficanti saranno distrutte perchè vengono riutilizzate». «La Commissione europea - ha proseguito Alfano parlando della distruzione dei barconi dei trafficanti - darà una mano all'Italia in questo». Il ministro dell'Interno ha spiegato che le barche «dei mercanti di morte saranno distrutte a terra».

«Oggi è un giorno importante per l'Italia e l'Europa: parte l'operazione Frontex plus che punta a sostituire Mare nostrum. L'Europa premia i nostri sforzi». Così il ministro dell'Interno Angelino Alfano al termine del faccia a faccia con il commissario agli Affari Interni dell'Ue Cecilia Malmstroem.

«Il nostro obiettivo è avviare Frontex Plus e poi ritirare Mare Nostrum. Mare Nostrum è nata come operazione di emergenza e a tempo. Se vi è il presidio del Mediterraneo da parte dell'Ue, come abbiamo sempre chiesto, e quel presidio è più forte di come lo era il giorno della tragedia di Lampedusa nell'ottobre scorso, quella protezione della frontiera marittima sarà più solida che in passato e questa è l'operazione Frontex Plus». Lo ha detto il ministro dell'Interno Alfano a Bruxelles. «È chiaramente una decisione italiana - ha detto ancora Alfano - ne parleremo con il resto del Consiglio dei ministri e del governo, ma la base che oggi abbiamo costruito serve alla sostituzione di Mare nostrum con Frontex plus. Il che non significa che Mare nostrum viene sostituita da un'operazione che fa esattamente il suo stesso lavoro: Frontex plus avrà un'articolazione, un dispositivo che non coinciderà con Mare nostrum e che avrà come sua articolazione operativa quella della frontiera del Mediterraneo e di Schengen».

Dopo aver ringraziato l'Italia per Mare Nostrum, la Malmstroem ha ricordato come questa fosse stata creata «come un'operazione d'emergenza, in risposta agli eventi terribili di Lampedusa» dell'ottobre scorso, «ma è chiaro che non è uno sforzo che l'Italia può compiere da sola». Si tratta di «una sfida più strutturale, ci sono guerre, oppressione c'è sempre una maggiore pressione - ha sottolineato il commissario, dopo l'incontro a Bruxelles con Alfano - Molte persone scappano dalla povertà e dai dittatori, cercano rifugio nell'Ue e molti passano per l'Italia». In questa situazione, la commissaria ha assicurato che l'esecutivo «farà del suo meglio, perché l'Ue in toto e tutti gli Stati membri svolgano un ruolo per aiutare l'Italia a gestire i flussi migratori nel Mediterraneo e per questo lavoriamo insieme e intensamente su una nuova operazione Frontex, il cui obiettivo è aumentare l'assistenza all'Italia». A questo scopo, ha spiegato la Malmstroem, «è stato deciso che le due operazioni Hermes ed Enea si fonderanno e saranno estese ad una nuova operazione aggiornata, l'obiettivo è stabilire un Frontex-plus allargato, di complemento a quanto già fatto dall'Italia». «E noi - ha continuato - speriamo che questa operazione possa essere lanciata a fine novembre, conterà su risorse tecniche ed umane superiori e sulla partecipazione di un maggior numero di Paesi membri». In questi giorni, Frontex e le autorità italiane «stanno identificando gli ultimi dettagli sui mezzi necessari, una volta fatto questo, Frontex lancerà un bando perchè gli Stati membri possano contribuire e io mi aspetto che tutti contribuiscano», ha esortato il commissario, garantendo che farà «tutto quanto in mio potere per garantire che tutti offrano funzionari ed assistenza tecnica». Quanto alle risorse finanziarie, di cui «avrà più bisogno», «studieremo all'interno della Commissione come ridistribuire il denaro nel bilancio di Frontex», ha anticipato la Malmstroem, dicendo di «sperare che l'Italia, anche come presidenza di turno dell'Ue, possa fare pressioni perché gli altri Paesi versino più denaro».

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