I computer dopo essere stati utilizzati per il referendum «resteranno alle scuole che se ne serviranno per la didattica. La scheda consisterà in una videata con il quesito referendario e tre riquadri: sì, no e scheda bianca. Col primo touch l'elettore si pronuncerà, gli apparirà una videata che gli chiederà: "hai votato in questo modo, confermi?", lui dovrà toccare nuovamente e questo secondo tocco rappresenterà l'inserimento della scheda nell'urna elettorale», conclude.
«Quella del referendum è una scelta democratica, la sovranità appartiene al popolo e voglio che il popolo lombardo si possa esprimere su questa riforma». Ha proseguito Maroni, che ha partecipato ad un dibattito con Giovanni Toti (Liguria) e Stefano Bonaccini (Emilia-Romagna) e con il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi.
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