Morto Mammì, padre della prima legge sulla tv

Oscar Mammì (Anthology)
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Sabato 10 Giugno 2017, 10:53 - Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 10:40

È morto a Roma Oscar Mammì, esponente del Partito Repubblicano Italiano e ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni dal 1987 al 1991. Lo rende noto la famiglia. Si è spento dopo una lunga malattia. Aveva 90 anni. È ricordato soprattutto per la prima legge organica sull'emittenza radiotelevisiva, che prese il suo nome.
 

 

Dopo la laurea in economia e commercio, Mammì fu assunto in banca, ma coltivò anche la passione politica nelle fila del Partito Repubblicano Italiano per cui fu deputato dal 1968 al 1992. Divenne sottosegretario all'industria e commercio nel II governo Rumor e nel governo Colombo. Rieletto fino al 1992 fu ministro per i Rapporti con il Parlamento nel I e II governo Craxi, ministro per le Poste e Telecomunicazioni nei governi Goria, De Mita e nel VI governo Andreotti. Nel 1990 presentò la legge che porta il suo nome sul riordino del sistema radiotelevisivo che sancisce la divisione fra reti pubbliche e reti private. Si ritirò con la fine della prima Repubblica.

Nel 2005 a 78 anni compiuti debuttò come attore nella fiction di Rai Tre, «Walter e Giada. I migliori anni della nostra vita», ispirata al romanzo «I promessi sposi», portando sulle scene anche la sua grande passione per il gioco dello scopone scientifico. «Mi sono divertito moltissimo. L'Innominato - confidò all'epoca - è la rappresentazione del potere, che ha caratteristiche uguali nel tempo. Il potere è sempre quello, è cambiata certo, e in peggio, la nostra democrazia: un tempo si lavorava per costruire il consenso, ora si cerca di sapere dove va il vento e lo si segue».

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