Mafia Capitale: «Queste persone sono veri e propri scafisti di terra»

Mafia Capitale: «Queste persone sono veri e propri scafisti di terra»
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Venerdì 5 Giugno 2015, 13:01 - Ultimo aggiornamento: 13:35
«Proprio a Roma dei delinquenti organizzati, persone con la cravatta e la camicia appena stirata, hanno approfittato dei rom e della gente disperata fuggita dalle proprie terre per poi farne quattrini.

È incredibile sentir dire che si guadagna di più con gli immigrati che con la droga. Sulla pelle di esseri umani ci sono in ballo interessi brutali da parte di figuri che approfittano di questi disperati, li schiavizzano, li usano nel modo più becero. Come reagire davanti a una cosa del genere? Già il fatto di essere informati e di prendere posizione senza cadere nel giogo del razzismo ottocentesco, che noi italiani abbiamo sofferto, è molto importante. Un ruolo determinante ce l'ha l'informazione». Così, lo riferisce una nota, Dario Fo, intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, l'emittente dell'Università degli Studi Niccolò Cusano.



Forza Italia. «Marino e Zingaretti se ne devono andare, devono dare le dimissioni. Non è più possibile che Roma Capitale, la capitale di un Paese come l'Italia, sia sottoposta a queste tensioni e a queste pressioni». Lo afferma in una nota Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. «Non è possibile aspettare di ondata in ondata, di arresti in arresti, che venga sciolto il Consiglio comunale, che venga sciolto il Consiglio regionale. Non è possibile. Marino e Zingaretti se ne devono andare - aggiunge - Il Partito democratico la deve smettere con questi suoi giochi di prestigio, con questi suoi funambolismi, Renzi con le sue dichiarazioni apodittiche sulla corruzione. Marino e Zingaretti se ne devono andare, bisogna azzerare questa classe politica romana, soprattutto a sinistra, del Pd, perché le collusioni, le infiltrazioni, sono tutte all'interno della sinistra e della sinistra romana. Zingaretti e Marino se ne devono andare a casa».



Movimento 5 Stelle. «Orfini è bravissimo a giocare alla Play Station mentre la mafia si mangia Roma, ma quando si parla di cose serie dovrebbe stare zitto». Lo scrive Beppe Grillo in un tweet, rilanciando un post sul suo blog in cui va all'attacco del presidente dem e commissario del Pd a Roma. «Dalle indagini di Mafia Capitale emergono dei fatti - scrive il leader 5 Stelle - la criminalità organizzata usa esponenti del Pd per i suoi affari ed è preoccupata dall'ingresso del M5S nelle Istituzioni. Orfini, il presidente del Pd, ieri ha detto: 'Al Movimento 5 Stelle, i cui principali esponenti sono gli idoli dei clan di Ostia... spiego e dico che non è un caso che si diventi idoli dei clan nel momento in cui si ha la stessa linea di quei clan, nel momento in cui si ha un leader che dice che la mafia non esiste e si chiede che Marino, cioè chi contrasta la criminalità vada a casa esattamente come vuole la criminalità»'. «Orfini è bravissimo a giocare alla Play Station come un quindicenne - attacca dunque Grillo -mentre la mafia si mangia Roma ma quando si parla di cose serie dovrebbe stare zitto, o quanto meno informarsi prima. MafiaCapitale non è un videogioco, nè una serie tv». Segue «una piccola rassagna stampa per lui, da leggere tra una partita e l'altra», dove il leader 5 Stelle riporta alcuni stralci delle intercettazioni pubblicate sui giornali, compreso il passaggio in cui Carminati dice: 'Grillo è riuscito a distruggere il Pd'. «E il Pd - chiosa Grillo - per il sistema criminoso ipotizzato dagli inquirenti, è fondamentale».




Scelta Civica. «Questo trasveralismo tra destra e sinistra, tra politica e burocrazia, nel trasformare le emergenze all'immigrazone in un business economico - dice all'Agi Enrico Zanetti, segretario politico di Scelta Civica, è semplicemente ripugnante. Queste persone sono veri e propri scafisti di terra e, prima ancora della giusta punizione giudiziaria, meritano il puro e semplice disprezzo sociale da parte di tutti»



Don Luigi Ciotti. «È inquietante quello che sta succedendo . Non voglio che passi l'idea che nel mondo del sociale ci sia tutto marcio», dice don Luigi Ciotti riguardo al secondo capitolo di Mafia capitale. Sulla proposta di commissariare il Comune di Roma dice «C'è un bravo magistrato che lavora bene, una procura che sta andando avanti. Facciamo decidere a loro se va commissariato il Comune. Io alcuni mesi fa avevo detto che ne avremmo visto delle belle. Chi di voi lavora in certi contesti sa quel che succede». «La commissione anti mafia ha fatto bene a stilare quella lista - aggiunge Ciotti sul tema dell'elenco degli impresentabili - Io sono d'accordo con Bindi nessuno deve attaccarla, ha fatto il suo dovere. Prima tutti d'accordo poi quando poi si sono toccati alcuni personaggi non si era più dalla sua parte».



«Presentiamo oggi stesso un esposto alla Procura di Roma per attentato alla sicurezza dei trasporti, chiedendo di accertare le cause del gravissimo incidente e verificare i sistemi di sicurezza della linea metropolitana.
Vogliamo inoltre sapere se sulle linee metro della capitale vi siano misure di emergenza in grado di prevenire collisioni ed incidenti anche in caso di errore umano, e se vi sia stato il rispetto di tutti i protocolli di sicurezza». Lo annuncia il presidente del Codacons Carlo Rienzi. Il Codacons lancia inoltre una azione risarcitoria in favore dei passeggeri. «Tutti gli utenti presenti sui due convogli coinvolti nello scontro hanno diritto al risarcimento anche in assenza di danni fisici, solo per la paura, lo stress e i rischi subiti. - spiega Rienzi nel comunicato - In tal senso invitiamo i passeggeri ad inviare una mail all'indirizzo info codacons.it per ottenere l'assistenza legale del Codacons nell'azione risarcitoria».




«Di giorno in giorno emergono elementi sempre più inquietanti relativamente all'inchiesta su Mafia Capitale. L'indignazione ed il disgusto per la situazione in cui è stata gettata la città aumentano ancora di più se si pensa che molti soggetti che hanno avuto contatti con tale giro criminale possano continuare a ricoprire ancora il proprio ruolo. Federconsumatori Nazionale, Federconsumatori Roma e Lazio e Adusbef chiedono che i responsabili della magistratura e delle Istituzioni, a partire dal sindaco Marino, procedano con assoluta intransigenza, determinazione ed accuratezza in un'azione atta a ripristinare prestigio e ruolo delle Istituzioni pubbliche. Tutti quelli che hanno infangato, fino al rischio di commissariamento per mafia, il Comune di Roma devono pagare duramente e con la massima velocità. 'Le membra cancerose non si curano con acqua di lavanda!' Federconsumatori ed Adusbef riconfermano, infine, la loro decisione di costituirsi parte civile in questa nera ed indegna vicenda». Così una nota congiunta di Federconsumatori e Adusbef.
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