Il leader aveva già annunciato di rinunciare alla tourné mondiale del suo spettacolo, per stare vicino al Movimento in vista delle elezioni regionali di primavera, e adesso parte. Si impegna in prima persona, anche per rilanciare la sua creatura: tutti i sondaggi danno M5S in calo di consensi e a Roma i gruppi parlamentari sono da mesi dilaniati da lotte intestine.
Il leader, ovviamente, non rinuncia a lanciare stoccate a Matteo Renzi, al Pd, alla Germania e anche alla Banca centrale europea. «I nostri gruppi locali - scrive Grillo – governano questo Paese ogni giorno con progetti e denunce che riescono a migliorare i servizi dei nostri comuni e a bloccare fabbriche di morte come inceneritori e discariche. I nostri consiglieri comunali e regionali governano i loro territori anche se dall'opposizione: ci portano a conoscenza di scandali, fanno abolire i vitalizi, dimezzano le auto blu, fanno approvare provvedimenti per le imprese o per persone che hanno perso tutto, migliorano la qualità della nostra vita».
L’ex comico genovese attacca il governo Renzi: “Ha tagliato agli enti locali 4 miliardi di euro solo nel 2015, costringendo molti comuni e regioni italiane a tagliare servizi essenziali, soprattutto nella sanità». E insiste con i suoi cavalli di battaglia: “Governare un Paese significa rendere migliore la vita dei propri concittadini, no di certo fare felice la Merkel e Draghi come fa il Pd, tagliando fondi ai servizi pubblici per mandarli alle banche europee». Dunque ecco le iniziative elettorali e di protesta insieme (come nella migliore tradizione del Movimento): si parte sabato da Livorno e si continua per un tour che toccherà decine e decine di città italiane fino al voto per le regionali.