M5S, nessuno in quota-Raggi. A destra Parisi piazza 2 nomi

M5S, nessuno in quota-Raggi. A destra Parisi piazza 2 nomi
di Simone Canettieri
3 Minuti di Lettura
Martedì 30 Gennaio 2018, 10:02
«Virginia? Fa il sindaco, si è tenuta fuori dal toto-nomi: farà solo uscite nazionali per il M5S», dicevano ieri sera i fedelissimi di Raggi forse un po' per giustificare l'assenza di nomi in quota sindaca nelle liste uninominali e con la mente all'appuntamento di oggi con Luigi Di Maio per presentare il programma di Roberta Lombardi. In effetti, il M5S romano ha pesato eccome nella composizione del tetris elettorale nei collegi di Camera e Senato. La parte del leone, l'ha fatta la Sfinge, ovvero Marcello De Vito. Il quale per via dei rapporti diffusi nella Capitale ha avvicinato al M5S tantissimi candidati. Dal presidente dell'ordine degli avvocati Mauro Vaglio (in corsa al Senato 3) passando per Riccardo De Angelis e Massimiliano De Toma. Quest'ultimo è il presidente di Federmoda Roma e Lazio, in corsa alla Camera al Collatino: se non dovesse essere eletto, per lui c'è già un assessorato in giunta al posto di Adriano Meloni, traballante responsabile del Commercio. La tela di De Vito ma anche di Roberta Lombardi è riuscita a infilare l'avvocato Sebastiano Cubeddu a Guidonia ma anche la funzionaria di Atac Bianca Maria Zama promossa a capo dell'antifrode sotto il governo pentastellato. Al Senato, Fiumicino, ecco l'hostess di Alitalia, Giulia Lupo, anche lei indicata dalla «faraona del M5S».
L'assessore Daniele Frongia, invece, ha segnato un punto e mezzo: la docente Emanuela Del Re al Tuscolano e l'ex campione di judo Felice Mariani, ex atleta delle Fiamme Gialle come Paolo Ferrara («E' un mio amico», ha subito rivendicato il capogruppo). Mariani è stato il primo italiano a conquistare una medaglia alle olimpiadi nella sua disciplina e ieri lasciando il Tempio di Adriano si è lasciato sfuggire: «Il no di Raggi ai Giochi del 2024? Un errore e un peccato per lo sport».

LE SEGNALAZIONI
Se Raggi non è stata consultata (o come dicono i suoi «non si è interessata») al puzzle delle elezioni (è saltata anche la candidatura del suo capo del cerimoniale del Campidoglio Roberto Sorbello), il vice Luca Bergamo non si è perso d'animo. Pur non essendo un grillino organico si è gustato il Di Maio-day a piazza di Pietra, seduto nelle ultime file, alla ricerca di mani pentastellate da stringere. «Sono qui come partecipante-spettatore», ha risposto con un filo di voce e un sorriso d'imbarazzo ai cronisti curiosi. Gli altri grillini in corsa sono quote nazionali: l'imprenditore Angiolino Cirulli, il giornalista Emilio Carelli a Ostia (Di Maio-Grillo), l'avvocato Daniele Piva (amico del deputato Alfonso Bonafede, uno dei tutor del Campidoglio), il giurista Claudio Consolo al Senato di Roma 1 (indicato dall'altro tutor del Comune, Riccardo Fraccaro) e infine il docente di Tor Vergata Pierpaolo Sileri (area Paola Taverna). E così il M5S ha rispolverato il Manuale Cencelli per soddisfare un po' tutte le correnti interne.

IL CENTRODESTRA
Stefano Parisi, candidato alla Regione per il centrodestra, ha strappato due candidature alla Camera in quota Energie per l'Italia per due parlamentari uscenti: il campano Guglielmo Vaccaro a Guidonia e Domenico Menorello a Ostia. Al Senato, invece, ha creato più di una tensione Luisa Regimenti, in corsa all'uninominale al Senato (Fiumicino) su spinta della Lega anche se lei è da sempre è stata vicina a Francesco Storace. Altre curiosità: al proporzionale Camera per Fratelli d'Italia c'è Isabella Rauti, figlia del leader Msi Pino, ed ex moglie di Gianni Alemanno, segretario del Movimento Nazionale.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA