M5s e Sel presentano mozione di sfiducia per Lupi. Delrio: «Dimissioni? Valutiamo»

M5s e Sel presentano mozione di sfiducia per Lupi. Delrio: «Dimissioni? Valutiamo»
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Martedì 17 Marzo 2015, 13:01 - Ultimo aggiornamento: 21:47
E' bufera su Maurizio Lupi, che sta decidendo in queste ore come e se proseguire dopo la bufera sugli appalti nelle gnradi opere e le intercettazioni che lo tirano in ballo insieme al figlio.

La giornata di Lupi inizia di buon mattino: già alle 8.15 è nel suo ufficio con vista su Porta Pia al terzo piano del ministero dei Trasporti. Legge i giornali: il suo nome sulle prime pagine, il nome del figlio Luca, i titoli sul «gelo» del premier Matteo Renzi. A metà mattina la decisione di non partecipare all'unico appuntamento pubblico fissato in agenda, la presentazione della relazione annuale sulla sicurezza ferroviaria, dove avrebbe dovuto tenere l'intervento conclusivo. Nessun cambio di programma, invece, per gli appuntamenti al ministero: Lupi rimane chiuso nel suo ufficio a ricevere persone per tutto il giorno. Con una pausa di qualche ora intorno all'ora di pranzo.



Alle 13 lascia il ministero da un'uscita laterale sulla sua Bmw grigia: qualcuno pensa possa essere diretto a Palazzo Chigi, ma l'entourage del ministro smentisce. Nel pomeriggio è nuovamente al ministero per una serie di appuntamenti: blindato nel suo ufficio, mentre tutt'intorno nei corridoi aleggia un clima funereo, bocche cucite e tanta incredulità dopo l'arresto del super dirigente Ercole Incalza che al Ministero ha trascorso 14 anni.



Mentre a Montecitorio le forze politiche chiedono chiarimenti: la Lega, Sel e Grillo vogliono le dimissioni del ministro,e una mozione di sfiducia viene depositata da M5S e Sel. Anche Famiglia Cristiana si interroga sull'operato del ministro membro di Cl: «È eticamente accettabile tutto questo? - scrive il settimanale dei Paolini a proposito dei regali ricevuti - Ognuno tiri le sue conclusioni».



In serata comincia a trapelare qualche indiscrezione: nel corso della giornata Lupi si è sentito più volte telefonicamente con il premier Renzi. E a chi dice che il destino di Lupi sia tutto nelle mani del premier, gli uomini vicini al ministro replicano: la decisione è nelle mani di Lupi. Che almeno per ora non sta pensando alle dimissioni. E infatti intorno alle 19 il ministro conferma gli appuntamenti pubblici previsti per domani: alle 9.30 alla Fiera di Rho per la mostra 'Building the Expò nell'ambito di Made Expo. E alle 15 alla Camera per il question time.



Da un punto di vista giudiziario come ha ricordato Graziano Delrio, Lupi «non è indagato».
Eppure, a sera, sono proprio le parole del sottosegretario alla presidenza a pesare di più nella giornata che doveva servire a capire meglio la posizione del ministro dell'Ncd. «Io non ho elementi per dire che si deve dimettere, non è una cosa nella nostra disponibilità. Poi ci sono le decisioni che spettano al singolo, le valutazioni che si stanno facendo in queste ore e una valutazione pare sia in corso».