«Un riconoscimento che ovviamente - ha aggiunto il capogruppo in commissione affari esteri alla Camera Manlio Di Stefano - si deve basare sui confini del '67 e che deve comportare anche il ritiro dal Golan. È quello che diremo agli israeliani». Il tema è stato affrontato anche nell'incontro con il sindaco di Betlemme Vera Bahboun. Secondo Di Maio, il riconoscimento avrebbe un effetto trascinamento sulle altre nazioni europee. «Perché è la Ue - ha aggiunto - che deve avere un peso fondamentale nella questione, visto anche gli attori abituali si sono usurati».
«Come già ricordato tante volte, le colonie israeliane in territorio palestinese sono illegali secondo tutta la comunità internazionale e dunque ostacolo alla pace.
Ce lo ha ricordato l'Onu con numerose risoluzioni. Questo è un elemento fondamentale se si vuole la pace in questa terra martoriata», ha scritto su Facebook Di Maio, «Abbiamo avuto modo di far visita ai nostri carabinieri della missione TIPH a Hebron. Qui abbiamo ascoltato le parole del responsabile della missione e dei vertici del contingente italiano. Ci hanno spiegato come circa l'80% dei conflitti nella zona siano dovuti ai comportamenti dei coloni israeliani».
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