M5S, Casaleggio: a Roma deciderà il web

M5S, Casaleggio: a Roma deciderà il web
di Stefania Piras
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Lunedì 19 Ottobre 2015, 03:46 - Ultimo aggiornamento: 10:08
Tra palco e realtà. Così trascorre la seconda giornata della festa M5S di Imola. Con Gianroberto Casaleggio che esce per una volta dal blindatissimo gazebo del backstage per girare tra gli stand e gli attivisti, e abbozzare un programma di governo che prevede l'eliminazione della prescrizione come provvedimento anti-corruzione.

Beppe ironizza («e io che ho 40 processi come faccio?») e raddoppia gli interventi dal palco scagliandosi contro gli Usa «che per la prima volta sono dalla parte sbagliata della storia». Un'uscita che non sarà piaciuta all'ambasciata americana che nel 2013 aveva chiesto di incontrare il guru genovese. Sull'autodromo intanto, a metà pomeriggio, si è scatenata una pioggia battente e una buona parte degli oltre trentamila militanti decide di abbandonare, mentre gli altri sfoderano gli ombrelli e resistono sotto il palco per ascoltare gli interventi dei big Paola Taverna, Alessandro Di Battista e Roberto Fico.



Il futuro prossimo sono le elezioni amministrative dove però non esiste un metodo univoco per la selezione del personale politico. Accantonata definitivamente l'ipotesi dell'outsider, ogni territorio andrà per conto suo. «Il candidato sindaco e i consiglieri di Roma si sceglierà con le votazioni online», ha detto il leader milanese Casaleggio. I favoriti sono i consiglieri capitolini uscenti. «Se fosse per me farei un triumvirato a quattro», li benedice Grillo che non esprime preferenze per l'uno o per l'altro probabilmente per sedare anche i militanti che reclamano Di Battista sindaco. Non c'è nessuna emergenza Roma per i leader dei 5 stelle e anche Marcello De Vito ribadisce che si seguiranno le stesse procedure attivate nel 2013 che lo avevano incoronato. Tavoli di lavoro, riunioni con i gruppi dei municipi e poi l'invio finale dei pretendenti alla carica allo staff che dovrà certificare tutte le candidature e sottoporle al giudizio della rete.



MILANO, GAZEBO L'8 NOVEMBRE

A Milano sarà tutta un'altra storia e sta creando non pochi malumori. Una parte degli attivisti milanesi sta già scaldando i motori. Senza interpellare la rete, però, con il metodo Condorcet, presentandosi fisicamente alle urne e dimostrando di essere iscritti al blog. A Imola parlano già da candidati milanesi Gianluca Corrado e Antonio Laterza che svelano già la data fissata per le primarie: l'8 novembre. «Ma se a Roma votano online, perché a Milano non possiamo fare uguale sfruttando una platea di elettori più grande di quella che inevitabilmente si presenta alle urne?», rumoreggia una buona parte del meetup locale che teme candidature già scelte.



A Bologna sanno già chi correrà, soprattutto dopo l'investitura di Grillo. Nessuno si opporrà alla corsa di Massimo Bugani, candidato, organizzatore, showmen e conduttore della due giorni imolese. «Un consigliere straordinario e illuminato», lo ha definito Grillo da palco. Lui ha già la lista pronta che nessuno ha votato e che verrebbe sottoposta al giudizio del web qualora si presentasse una lista concorrente. Ma questa opzione sembra remota. Questa situazione rischia di disorientare ulteriormente gli attivisti che si aspettano procedure omogenee su tutto il territorio.