«Arginare il fenomeno - ha spiegato il vicepresidente del Csm - spetta a tutti i protagonisti, a chi tiene al rispetto sacrosanto dell'indipendenza della magistratura che deve essere percepita come tale dai cittadini». Legnini ha sottolineato che «non è in discussione la libertà d'espressione, ma c'è bisogno di recuperare senso di responsabilità, un esercizio equilibrato delle funzioni, tanto più se si parla di funzioni giudiziarie».
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