Legge elettorale, partenza lenta. Bocciato il ritorno alle preferenze

Legge elettorale, partenza lenta. Bocciato il ritorno alle preferenze
di Marco Conti
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Martedì 3 Ottobre 2017, 15:20 - Ultimo aggiornamento: 17:12
Prima il Def e poi la legge elettorale. Prima l’approvazione in Parlamento - a maggioranza assoluta - della Nota di aggiornamento, e poi i voti sul Rosatellum. 

Alla prima seduta stamani della Commissione Affari costituzionali di Montecitorio, è infatti scattato il  primo rinvio. Tutti gli emendamenti presentati su alcuni capisaldi del testo messo a punto dal Pd e dal suo relatore Emanuele Fiano, infatti (dal voto disgiunto alle soglie di sbarramento, dal numero e le modalità dei collegi plurinominali e della raccolta firme all'equilibrio di genere, dalla ripartizione proporzionale del voto assegnato al candidato del collegio uninominale) sono stati accantonati dal relatore Fiano, congelando il Rosatellum bis. in una posizione di stand by. Giudizio sospeso, dunque, sulla riforma elettorale, in attesa di un voto che a palazzo Chigi sei reputa molto importante per la tenuta del governo.

Ad essere votato senza problemi, è stato l’emendamento D’Attorre che prevedeva il ritorno alla preferenze con la doppia preferenza di genere.
 
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