E’ un Carroccio tutto nuovo quello che si preparara a sbarcare nel centrosud trainato da Matteo Salvini.
Una Lega travestita che farà della chiusura dei campi rom il suo vessillo. Non a caso il modello da seguire è Marine Le Pen, la dame che ha sbancato le elezioni in Francia e fa pressing su Hollande. Salvini volendo allargare i suoi confini oltre la Padania ha presentato il nuovo soggetto politico nella sala del Mappamondo a Montecitorio. Cinque punti programmatici e un simbolo in cui il verde è scomparso per lasciare posto a un oblò blu striato di giallo su sfondo bianco e la scritta “Noi con Salvini”.
Sarà un caso ma l’accostamento alla pasionaria francese ha subito attratto un certo numero di “ex” (in senso lato) tra i quali spiccano la marocchina Souad Sbai, ex esponente del Pdl poi passata a Fli, l'ex fedelissimo di Fini Francesco Proietti Cosimi (Pdl), detto Checchino e Silvano Moffa, ex presidente della provincia di Roma, parlamentare di lungo corso passato nelle file di An e Pdl, e Barbara Mannucci, anche lei ex deputata Pdl.
Salvini vuole la macroregione del Mezzogiorno e ha messo da parte il senatùr Umberto Bossi e il federalismo, parola quasi vietata ormai. Riuscira la “creatura” salviniana a sdoganarsi oltre la Paladania, a passare da Pontida a Pozzuoli (si fa per dire)? Adriana Poli Bortone (Fratelli d’Italia) non eslcude alleanze e trova la proposta interessante. Beppe Grillo nicchia e non si esprime. Ma neanche attacca pensando a future alleanze anti-euro.
Seduto su uno dei divanetti del Transatlantico, a Montecitorio, Paolo Cirino Pomicino, ex leader Dc e napoletano docm se la ride: «Salvini ha un problema a chiamare per nome il Sud...Vedo che nel simbolo del suo nuovo movimento che vuole lanciare nel Mezzogiorno c'è solo il prenome 'Noi' e il suo nome, è davvero divertente questa cosa...».