Italia-Santa Sede, incontro in ambasciata per discutere di migranti e scuola Cattolica

Italia-Santa Sede, incontro in ambasciata per discutere di migranti e scuola Cattolica
di Marco Conti
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Martedì 13 Febbraio 2018, 13:43
ROMA L’annuale vertice bilaterale Italia-Vaticano all’ambasciata italiana presso la Santa Sede, arriva a pochi giorni dal voto e con la Chiesa Cattolica mai come ora defilata. La ricorrenza della firma di Patti Lateranensi serve comunque a fare il punto sui rapporti concordatari tra l'Italia e la Santa Sede, e più in generale tra lo Stato e la Chiesa cattolica, e che quest'anno risente naturalmente del fatto che, da parte italiana, il governo e il premier che si presentano alla bilaterale sono in carica solo per il disbrigo degli affari ordinari.  Al di là della provvisorietà insita nella partecipazione di un esecutivo dimissionario, non mancano i temi di cui discutere. Primo fra tutto la nuova emergenza legata all'immigrazione con gli aspetti legati alla sicurezza e ai sentimenti xenofobi che hanno armato il fascioleghista di Macerata. 

Una situazione che non può non preoccupare la Santa Sede che sul tema dell'accoglienza e dell'aiuto ai migranti hanno sempre espresso posizioni chiare.  Papa Francesco, pur non disprezzando la politica seguita dal ministro Minniti sugli sbarchi ha sottolineato su questo aspetto che chi governa deve agire “con prudenza”, tenendo conto di quelle che sono le reali capacità di accoglienza che il Paese può reggere. Proprio col governo guidato da Paolo Gentiloni, tra l'altro, da Oltretevere si sono mantenuti ottimi rapporti, come proprio in questi giorni ha testimoniato il colloquio che hanno intrattenuto il premier e il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin sabato scorso in Laterano, in occasione della messa per i 50 anni della Comunità di Sant'Egidio.

 Una preoccupazione da parte della Chiesa riguarda la tutela della sanità cattolica, come pure l'ambito del “fine vita” dopo il varo del biotestamento, in particolare per quanto riguarda l'auspicata facoltà di obiezione di coscienza per i medici, ed anche le temute derive verso l'eutanasia che potrebbero essere consentite da pieghe della legge. Altri possibili capitoli di discussione, le difficoltà delle scuole cattoliche, quindi il nodo del finanziamento pubblico agli istituti paritari: un capitolo, però, che a parte l'indeterminatezza del futuro politico anche a breve termine, sconta la situazione del bilancio statale italiano. Un aspetto dell'attuazione del Concordato su cui, proprio alla vigilia della bilaterale, è stata trovata una definizione è invece quello dell'art. 11 sull'assistenza spirituale alle Forze armate: l'intesa raggiunta, annunciata giovedì scorso dal Consiglio dei ministri, che dovrà essere ratificata con un ddl, prevede che i cappellani militari caleranno di numero (da 204 a 162) ma manterranno i gradi e continueranno a essere pagati dallo Stato. Altri punti di particolare attenzione da parte della Chiesa sono poi la crescita della povertà, con le strutture Caritas sonde sensibili in tutto il territorio che registrano sempre maggior allarme per l'impoverimento delle famiglie, il lavoro per i giovani, la denatalità, e naturalmente le minacce alla pace nell'area mediterranea e non solo.  Seguirà l'evento celebrativo vero e proprio, con l'intervento del presidente Sergio Mattarella e delle massime cariche dello Stato.
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