Statali, preavviso di tre giorni per chi si assenta con la "104"

Statali, preavviso di tre giorni per chi si assenta con la "104"
di Sonia Ricci
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Venerdì 1 Settembre 2017, 09:07 - Ultimo aggiornamento: 2 Settembre, 00:01

Prenotare in anticipo i permessi legati alla legge 104, ovvero quelli che consentono per alcuni giorni al mese di assistere parenti disabili, e le giornate dedicate alla donazione del sangue. L'Aran, l'Agenzia governativa che si occupa dei negoziati con i sindacati per il rinnovo del contratto degli statali, fa la sua proposta in tema di permessi. Durante l'incontro di ieri con le organizzazioni di categoria dei dipendenti della Pubblica amministrazione centrale ha proposto di fissare un limite temporale per inviare le richieste: tre giorni lavorativi di preavviso per potersi assentare dall'ufficio per assistere il familiare con problemi di salute. Fatta però eccezione per i casi più gravi e per le urgenze, che potranno essere comunicate anche il giorno stesso, così come avviene ora. Il limite temporale, infatti, serve a scoraggiare le assenze dell'ultim'ora legate per lo più a visite mediche, analisi o altri impegni programmabili con diversi giorni in anticipo. Una norma, insomma, che punta soprattutto a dare certezza all'organizzazione dei servizi degli uffici e degli sportelli aperti al pubblico.

Quello delle assenze giornaliere è un tema anticipato dalla direttiva messa a punto a giugno dal ministero della Pubblica amministrazione, un canovaccio alla base della trattativa tra le parti per lo sblocco della contrattazione. Oltre agli aspetti di tipo economico, la direttiva madre tocca temi di carattere organizzativo e disciplinare, come appunto la questione dei permessi, ripresa ieri dall'Aran e sui cui si discuterà da qui in avanti. La disciplina che sta prendendo forma conferma la possibilità di usufruire dei tre giorni di permesso previsti dalla legge 104 del 1992 per la tutela dei lavoratori con gravi disabilità o che assistono familiari con handicap, ma attraverso una nuova modalità di richiesta, ossia comunicando almeno tre giorni prima l'assenza giustificata. Finora, invece, chi ne ha usufruito lo ha potuto fare informando il proprio ufficio anche la mattina stessa. Ecco dunque che per dare più certezza all'organizzazione del lavoro dovrebbe essere introdotto il preavviso obbligatorio, con una clausola che escluda le emergenze.

COMBATTERE GLI ABUSI
Le nuove regole insomma hanno l'evidente obiettivo di evitare gli abusi. A questa logica risponde sia la richiesta di prenotare con un «congruo anticipo» i permessi legati alla legge 104, sia un'altra novità, che potrebbe emergere nei prossimi incontri: la possibilità di ricorrere a permessi orari per visite specialistiche o esami diagnostici, senza doversi assentare per l'intera giornata di lavoro. Una soluzione che porterebbe all'introduzione di un pacchetto di ore, un tetto massimo, entro i cui limiti sono escluse penalizzazioni in busta paga. La possibilità di frazionare in ore potrebbe valere anche per i permessi per motivi familiari e personali. Nel documento consegnato ieri ai sindacati, l'Aran propone anche l'introduzione delle cosiddette ferie solidali, per permettere ai dipendenti di cedere giorni di vacanza ai colleghi che si occupano della cura di figli o genitori malati.

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