E’ ormai escluso che il governo, per superare lo scoglio delle migliaia di emendamenti del centrodestra, ponga la fiducia. Primo, perché il Quirinale ha chiesto a Paolo Gentiloni di evitare ogni rischio, in modo da poter affrontare la (probabilmente lunga) prorogatio post elettorale non dimissionario e dunque nella pienezza dei poteri. Secondo perché a favore della legge c’è in Senato uno schieramento molto ampio: Pd, Cinquestelle, Mdp, Ala di Verdini, Sinistra italiana cui si aggiungeranno probabilmente numerosi laici di Forza Italia. E la questione di fiducia porterebbe le opposizioni, grillini in testa, a non votare il provvedimento che ha ricevuto la benedizione (implicita) di Papa Francesco quando ha chiesto di porre un limite all’accanimento terapeutico
© RIPRODUZIONE RISERVATA