Renzo Bossi: «I 22 mila euro di mojito? Ora allevo capre e maiali»

Renzo Bossi (Ansa)
di Claudia Guasco
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Martedì 11 Luglio 2017, 10:07 - Ultimo aggiornamento: 12 Luglio, 20:38

ìIl suo lascito da consigliere in regione, dicono i detrattori, sono i 22 mila euro in negroni, mojito e snack di rimborsi indebiti per cui è ancora a processo. Ma per Renzo Bossi, soprannominato il Trota da suo padre Umberto che non ha avuto il coraggio di incoronarlo delfino, i tempi della politica sono lontani. Da due anni è tornato alla natura e fa il contadino: «Ho un'azienda agricola, lavoro con mio fratello. Alleviamo maiali e capre, produciamo salumi e formaggi. Mi va bene così».

Non le manca la Lega?
«Certo che mi manca. Ho cominciato dal basso, attaccando i manifesti alle sagre di paese. E ho sempre versato la mia quota mensile al partito, ho creduto nel progetto politico».

Se oggi dovesse votare sceglierebbe ancora il Carroccio?
«Non escludo di votare la Lega di Salvini, ma manca un programma. Cinque anni fa c'era e si parlava di federalismo. Lo dico anche da imprenditore, aspetto che le tasse che puntualmente pago restino in Lombardia».

Con i soldi della Lega però è stato parecchio disinvolto...
«Mi aspettavo una condanna, ma è solo il primo grado e andremo avanti. Per una parte delle accuse sono stato assolto, altre sono state derubricate in tentata appropriazione indebita. Servono le prove per dimostrarlo e non sono mai state portate in aula. Io non ho nulla da rimproverarmi, se tornassi indietro mi ricandiderei».

Con o senza titolo di laurea all'università di Tirana?
«Non sono mai stato in Albania. Il consulente della guardia di finanza ha dichiarato durante un interrogatorio di non aver trovato una prova del pagamento da parte della Lega della famosa laurea all'estero... In 5 anni so cosa ho pagato di avvocati. Solo il cd degli atti è costato mille euro. Ma non mi fermo certo qui e andremo in appello».

E le decine di multe contestate dall'accusa?
«Nel 2013 ho trovato 15 mila euro di multe in Equitalia che ho rateizzato e pagato. La macchina non era la mia ma della Lega e ancora in uso alla Lega».

La politica non la tenta più?
«Basta politica, vado avanti con la mia azienda. Quanto alla Lega, non ho più rapporti con nessuno».

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