Home restaurant, la denuncia: «La legge che ci regola è bavaglio»

Home restaurant, la denuncia: «La legge che ci regola è bavaglio»
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Martedì 17 Gennaio 2017, 17:02 - Ultimo aggiornamento: 20:07
«La legge attuale in discussione alla Camera sull' home restaurant, così com'è impostata, accorpa e snatura le quattro leggi presentate fra il 2015 e il 2016, introducendo dei limiti che non erano presenti in nessuna delle quattro proposte come l'obbligo di registrazione alle piattaforme on line e l'obbligo di acquisire i pagamenti esclusivamente online tramite una di queste piattaforme». Lo afferma all'ANSA Giambattista Scivoletto, amministratore del sito www.bed-and-breakfast.it e fondatore di HomeRestaurant.com, piattaforma internazionale di Home Restaurant. »Di certo la registrazione e la tracciabilità di qualsiasi pagamento sarebbero un'innovazione non da poco dal punto di vista fiscale - prosegue Scivoletto - ma nella fattispecie renderebbero illecite azioni banali come, ad esempio, chiamare e prenotare direttamente l' Home Restaurant, un limite che non esiste per alcuna attività economica esistente.
Senza considerare la barriera che questi obblighi pongono fra l'attività di HR e tutte quelle persone che non hanno un altissimo grado di alfabetizzazione digitale. Tale obbligo da solo, secondo un nostro sondaggio effettuato sul gruppo composto da aspiranti home restaurant, impedirà l'85% delle probabili aperture«. »Per quanto riguarda la concorrenza sleale denunciata dalla Fipe e da deputati poco informati - conclude Scivoletto - La ristorazione italiana ha fatturato, nel 2015, settantasei miliardi di euro. Il fatturato di 7,2 milioni di euro del 2014 dell' Home Restaurant ne rappresenta un decimillesimo. Significa che per ogni 10.000 euro di reddito di un ristoratore, l' Home Restaurant gliene sottrae 1, ovvero mediamente un ristorante italiano perderà 1 euro su 10.000 per colpa dell' Home Restaurant«.
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