Grillo sul blog: "Europa, nessun accordo con i Verdi Per contare decisiva alleanza con l'Ukip"

Il leader del M5S in bicicletta ieri vicino casa a Marina di Bibbona (Livorno)
di Luca Lippera
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Domenica 1 Giugno 2014, 16:34 - Ultimo aggiornamento: 2 Giugno, 16:51
Ci sono molti motivi per trovare un accordo con gli Indipendentisti inglesi e almeno quattro ragioni per dire no ai Verdi Europei. Il blog di Beppe Grillo, a pochi giorni dalle elezioni per il parlamento di Bruxelles, ribadisce che con gli ambientalisti eletti a Bruxelles "non mancherà una lotta comune su certi temi" ma aggiunge che essi "non costituiscono a livello di alleanze "una opzione credibile". Per contare qualcosa in Europa, fa capire nel blog di Grillo il professor Paolo Becchi, uno degli intellettuali ispiratori dei Cinque Stelle, è necessario un accordo con L'Ukip dell'inglese Nigel Farage che vuole - senza giri di parole - l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea.



Il blog rilancia l'ipotesi di accordo con gli inglesi dell'Ukip. Il partito di Nigel Farage - fatto mai accaduto nella Storia britannica - ha inflitto una umiliante sconfitta ai Conservatori del primo ministro David Cameron e ai laburisti di Ed Miliband con un programma tanto semplice quanto chiaro: portare il Regno Unito fuori dalla Ue. Le critiche durissime all'euro sono uno dei cavalli di battaglia del Movimento 5 Stelle e Grillo ha detto in più di un'occasione che l'adesione "acritica" dell'Italia all'Europa ha provocato "un disastro davanti agli occhi di tutti.



"Non possiamo certo farci dettare l'agenda dal Corriere della sera e dal Fatto Quotidiano - aggiunge nel blog di Grillo il professor Becchi - Certi giornali stanno partecipando al gioco al massacro contro il leader dell'Ukip per attaccare il M5S. I Verdi sono un puntello di questa Europa. Ora dicono di volerla cambiare ma non hanno fatto niente per contrastare le politiche dell'austerità. Tra l'altro il il presidente dei Verdi Europei, il franco-tedesco Daniel Cohn-Bendit, ha appoggiato tutte le guerre della Nato, Iraq, Afghanista, Libia, e sarebbe stato pronto anche per la Siria".
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