Roma, Grillo: «Non è mafia, che bel sogno, non è vero?»

La sentenza su Mafia Capitale
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Lunedì 24 Luglio 2017, 15:32
Anche se non è stata riconosciuta l'associazione mafiosa, non c'è da star sereni. Questo il commento di Beppe Grillo affidato al suo blog. «Non è stata la mafia, ma una semplice associazione a delinquere a prosciugare dignità e casse di Roma Capitale in quegli anni. Che bel sogno, non è vero? Però un diavoletto suggerirebbe che probabilmente non era necessario minacciare nessuno e/o che si tratta della più volte preconizzata mafia dei colletti bianchi».

Non è una semplice disputa sulle parole per il comico genovese. «La sentenza che ha comminato 250 anni di galera al gruppo di malviventi, politici e pubblici amministratori compenetrati da anni con l'amministrazione di Roma capitale ha escluso l'associazione mafiosa. Verrebbe da sentirsi rasserenati da questa notizia, la band di bravi ragazzi coordinata da Carminati non sembra che abbia mai esplicitamente ucciso o minacciato nessuno» ma «il fatto incontrovertibile è che sono state comminate condanne durissime a tutti gli imputati del processo: ben 41 colpevoli e solo 5 assolti. Condanne durissime per un totale di 287 anni mentre la procura ne aveva chiesti ben 515 di anni».

 Grillo ricorda che a Roma c'è stata un'organizzazione che si muoveva con «estorsioni, danneggiamenti, pestaggi per far valere la propria forza. Che si infiltrava in tutti i gangli dell'amministrazione, a partire dal Comune. Che esercitava un capillare controllo del territorio. Che stringeva e manteneva forti relazioni col mondo imprenditoriale, cooperativistico e, soprattutto, politico».

«La sentenza ha sancito che tanti soldi hanno girato tra Buzzi, Carminati, il Pd, Forza Italia e gli altri partiti. Soldi dei cittadini che hanno pagato e che pagano ancora oggi. Un debito da 16 miliardi di euro non nasce dal nulla», insiste il leader dell' M5S.

 «Hanno messo in ginocchio un'intera città.
Questo dice la sentenza. Questi sono i fatti. Una città - sottolinea Grillo - lasciata in macerie perché una banda organizzata di criminali con l'appoggio e la connivenza dei politici ha lucrato sulle spalle e i soldi dei romani. Questa verità è oggi una sentenza». «D'altra parte Borsellino diceva: 'Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d'accordò. Abbandoniamo noi cittadini questi camaleontici pesi morti per un popolo che non li merita davvero! Lasciamoli ai loro regolamenti di conti ma fuori dalla scena politica», conclude il garante M5S.
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