Grillo fa spazio al Direttorio: il simbolo ai parlamentari

Grillo fa spazio al Direttorio: il simbolo ai parlamentari
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Venerdì 22 Luglio 2016, 08:28 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 09:43

I parlamentari pentastellati entrano nell'associazione fondativa del Movimento 5 stelle. Un cambiamento epocale deciso nel giorno del sessantottesimo compleanno di Beppe Grillo, a Genova, dove è registrata l'associazione Movimento 5 stelle che ha sede nello studio legale di Enrico Grillo, nipote di Beppe e noto alle cronache per aver registrato il non statuto del M5S che ha dato il via a tutto. Ieri il direttorio M5S ha incontrato il comico genovese per pianificare il nuovo corso.

LE NOVITÀ
Oltre all'ingresso formale del Direttorio nell'associazione presieduta da Grillo ieri si è parlato di novità sostanziali su cui c'è stata un'evidente accelerazione negli ultimi giorni e che riguardano le modifiche del non statuto e del regolamento M5S che verranno presto caricate in Rete e sottoposte al vaglio del voto on line. Modifiche necessarie, fanno capire i legali dopo aver visto decine di ricorsi di attivisti espulsi che reclamano un reintegro. Ogni volta che un espulso si è rivolto a un giudice, infatti, ne rispondeva lui: Giuseppe Piero Grillo, presidente del consiglio direttivo, e legale rappresentante dell'associazione Movimento 5 stelle che è proprietaria del simbolo M5S.

Nel consiglio c'erano: Gianroberto Casaleggio, cofondatore del M5S, Enrico Maria Nadasi ed Enrico Grillo. Prima che morisse, Casaleggio aveva assunto anche il ruolo di segretario durante le assemblee. Con la morte di Casaleggio è venuta a mancare l'anima politica del M5S e quell'assenza sarà riempita non con Davide Casaleggio che ha messo in piedi la piattaforma web nella quale interagiscono e votano gli iscritti del M5S, ma con l'ingresso del direttorio nell'associazione.
 
L'ULTIMO INCONTRO
Prima del lutto, in un ultimo incontro a Milano tra Gianroberto Casaleggio, il direttorio e lo stesso Grillo si era ragionato su come svincolare la proprietà del simbolo da Beppe Grillo. Il passaggio all'associazione Rousseau lo avrebbe ricondotto inevitabilmente alla Casaleggio associati ma il comico aveva fatto presente di non volersi più prestare al ruolo di arbitro di contese e beghe interne. Il caso della sospensione di Pizzarotti in cui Grillo è chiamato direttamente a esprimersi sul futuro del sindaco di Parma è l'emblema del ruolo di garante che pure gli era stato affibbiato.

L'ACCELERAZIONE
Ora dopo il lungo silenzio, i vertici del M5S hanno deciso e i provvedimenti sul primo cittadino parmigiano non si faranno attendere. Dunque, il comico rimarrà presidente dell'associazione M5S, in cui però, ora, entrano anche gli esponenti M5S più in vista che potrebbero diventare non solo proprietari del simbolo ma anche costituire l'organo di disciplina che irroga sospensioni ed espulsioni.

Questa promozione dei parlamentari è speculare all'ingresso nell'associazione milanese Rousseau, in cui siede Casaleggio junior, di Massimo Bugani, consigliere comunale a Bologna, e all'europarlamentare Davide Borrelli.

Due organi politici con dentro, novità assoluta, esponenti del M5S, in cui però, ricorda qualcuno, vige la regola ferrea del secondo e ultimo mandato previsto per gli eletti.

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