Sia Alemanno che Storace però ci tengono a precisare che la decisione di sostenere Salvini non è di oggi e non è assolutamente «una manovra elettorale» ma si tratta di un percorso «iniziato con il congresso di febbraio». «C'è una scelta in campo da fare - spiega ancora Alemanno - c'è la possibilità di costruire anche in Italia un polo sovranista. La volontà è quella di tenere unito il centrodestra in una logica di sovranità nazionale». Prima della manifestazione del 7 dicembre, spiega ancora l'ex presidente della regione Lazio: «Faremo partire una direttiva alle nostre strutture territoriali per partecipare all'iniziativa della Lega contro lo ius soli in programma questo fine settimana. Noi abbiamo bisogno di recuperare il rapporto con gli elettori, spiegare il programma e non fare l'elenco dei ministeri».
Dello stesso parere anche Buongfiglio che spiega la ragione per cui a inizio legislatura è nato il fronte identitario: «Con la scomparsa di molti uomini della destra nelle Istituzioni, sono nate sul territorio associazioni e movimenti che insieme hanno portato avanti delle iniziative e l'ultima delle quali è quella contro ius soli. La melassa neo centrista ci imponeva di non far scomparire l'identità della destra e L'avvicinamento alla Lega è per evitare che nello schieramento prevalga quella sensazione neo centrista o inciucista». Plaude alla decisione il vice segretario della Lega Giorgetti «Noi - spiega - vogliamo un centrodestra inclusivo ma il perimetro di questo nuovo centrodestra deve essere chiaro e coerente e in questi giorni ci sembra che ci sia confusione. C'è chi per anni ha sostenuto la distruzione di alcuni capisaldi appoggiando i governi Renzi e Gentiloni e ora vuole migrare verso la coalizione che sembra vincente. Il perimetro non sono le candidature ma le idee chiare e noi riteniamo che all'interno di questa coalizione le esprima Matteo Salvini. Siamo felici che in tanti abbiano riconosciuto a Salvini il ruolo di trascinatore e potenziale leader della coalizione però affinché questa coalizione non sia solo una maggioranza elettorale è necessario che chi condivide il nostro motto sovranità identità e comunità sia il più forte».
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