Elezioni, il candidato Giachetti presenta il suo programma: «Così Roma torna Roma»

Giachetti con Fabrizio Barca e Livia Turco
di Fabio Rossi
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Giovedì 26 Maggio 2016, 18:56 - Ultimo aggiornamento: 27 Maggio, 16:03
Dodici "cantieri" per il futuro di Roma. A dieci giorni esatti dall'appuntamento con le urne, Roberto Giachetti presenta il suo programma per il Campidoglio. In 12 capitoli, appunto, che tracciano l'agenda della Capitale nel prossimo quinquennio. Una città che "riprenda il proprio futuro", ma che sia anche "più giusta" e "più competitiva", in un contesto in cui gli abitanti di quartieri come il Salario, Ostiense e Garbatella vivono, in media, sei anni in più dei cittadini di Torre Maura, Torre Spaccata o Giardinetti. Il candidato dem ha presentato i risultati del suo studio sui bisogni di Roma, traducendoli in 94 pagine di priorità per la Città eterna, insieme a Livia Turco (che è anche assessore in pectore della sua giunta) e Fabrizio Barca.
«Abbiamo presentato le liste con 15 giorni di anticipo sulla raccolta firme, la giunta con 13 giorni di anticipo sul primo turno e ora siamo qui a presentare il programma - sottolinea Giachetti - È un programma un po' particolare, che non guarda solo alla campagna elettorale, ma si è fatto carico dell'enorme lavoro da fare il giorno dopo aver vinto le elezioni. Per questo abbiamo messo in campo una squadra per essere operativi subito dopo aver vinto, come credo succederà, le elezioni».
Si va dalla «rivoluzione della macchina amministrativa», con una trasformazione che partirà nei primi 100 giorni per un Campidoglio "di indirizzo" e Municipi più forti, alle soluzioni per far muovere meglio la città, partendo da interventi come la corsia preferenziale sulla Tiburtina, la diramazione del tram 8 verso Marconi e la pista ciclabile sulla Nomentana in previsione del Grab, il Grande raccordo anulare delle bici.Il vicepresidente della Camera punta inoltre su una nuova urbanistica, con riqualificazione e rigenerazione come cardini, censendo nei primi 100 giorni tutte le opere incompiute per poi terminarle. Una task force definirà nei primi sei mesi un piano per l'eliminazione degli sprechi e per il miglioramento dell'efficacia dell'amministrazione, con il duplice obiettivo di reinvestire le risorse ottenute nella città e ridurre il peso fiscale sui romani. Dal punto di vista economico, si prevede un piano strategico di Roma fino al 2030 elaborato con istituzioni, università, imprese, associazionismo e parti sociali. E ancora, Roma come città "verde" e "Grande Capitale naturale", con differenziata al 65 per cento in 5 anni, raccolta porta a porta in tutti i Municipi, isole ecologiche per rifiuti ingombranti in 18 mesi: con 200 milioni di investimento ne ritornerebbero 80 all'anno, consentendo una riduzione della Tari del 20 per cento. Contro le buche si pensa alla suddivisione della città in quattro lotti, gare internazionali per i lavori stradali, numero verde 06-Zero buche per le segnalazioni dei cittadini. Quindi un nuovo welfare, partendo da un piano per il superamento dell'emergenza casa, tagliando le liste d'attesa e sostituendo il sistema dei residence con i buoni casa. Per il turismo, l'idea è quella di rimodulare la tassa di soggiorno, trasformandola in una tassa di scopo con cui finanziare promozioni e servizi per il turismo e anche decoro e modernizzazione della città. In tema di sport, figurano il sostegno alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024, con priorità a trasparenza e sostenibilità dei lavori, piena accessibilità a tutti, miglioramento e rilancio internazionale della città con interventi di rigenerazione urbana e
realizzazione di impianti sportivi diffusi. Scuole aperte anche il pomeriggio come luoghi di aggregazione, spazi di creatività, cultura e coesione per dare nuova linfa ai quartieri, con l'apertura di due a Municipio già il primo anno di consiliatura.
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