Gentiloni: «Non si risponde alle sfide con i muri. Chiederemo all'Onu di tornare in Libia»

Gentiloni: «Non si risponde alle sfide con i muri. Chiederemo all'Onu di tornare in Libia»
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 20 Settembre 2017, 16:17 - Ultimo aggiornamento: 21:29

L'obiettivo è «proporre, sollecitare l'Onu a tornare in Libia, ce n'è bisogno per il processo pace e per la questione migratoria perché le condizioni dei rifugiati in Libia hanno bisogno di essere sorvegliate e migliorate sul fronte dei diritti umani. E nessuno meglio dell'Onu ci può aiutare». Così il premier Paolo Gentiloni a New York per l'assemblea generale Onu.

Gentiloni al Palazzo di Vetro di New York, dove è in corso l'Assemblea generale dell'Onu, incontrerà oggi il capo del governo libico Fayez al-Sarraj. Nel primo pomeriggio (circa le 20,30 in Italia) Gentiloni terrà il suo intervento davanti all'Assemblea generale.

«L'illusione di rispondere alle sfide che abbiamo davanti difendendo ciascuno il proprio interesse nazionale, contrapponendo paesi a paesi è una illusione. Non si risponde a queste sfide con i muri, si risponde con un lavoro comune», ha sottolineato il premier al Rose Garden dell'Onu prima del suo intervento all'assemblea generale delle Nazioni Unite. «Oggi è un'occasione per misurare il metodo del lavoro multilaterale», ha aggiunto.

Intanto il governo smentisce i pagamenti alle milizie libiche per bloccare le partenze dei migranti. Sono stati «smentiti più volte» dal Governo i reportage giornalistici che hanno riferito di pagamenti da parte dell'Italia a milizie libiche per bloccare le partenze di migranti. Su questo, inoltre, il premier «ha riferito al Copasir ed il presidente del Comitato, Giacomo Stucchi, in dichiarazioni alla stampa, non ha rilevato elementi critici», ha detto il ministro dell'Interno, Marco Minniti, al question time alla Camera. 



 

© RIPRODUZIONE RISERVATA