Se sulla scheda permetteranno agli (eventuali) elettori di poter scrive Bruno Sacchi, gli faciliterebbero il compito.
Sì, perché Bruno della III C, al secolo Fabrizio Bracconeri dopo aver twittato la sua fede di destra per alcuni mesi, si è deciso a fare il grande passo verso la politica con i Fratelli d’Italia. «Se lui vuole, noi siamo pronti», dice la leader del partito Giorgia Meloni, che poi specifica, «non lo vogliamo in lista in quanto attore, ma perché è un uomo del popolo». Bracconeri frequenta i Fratelli d’Italia da un po’: «E’ un nostro militante - conferma Meloni - c’era anche al congresso di Fiuggi».
Bruno Sacchi è cresciuto, nella fortunatissima serie degli Anni Ottanta si presentava come un ragazzone bonaccione, e non troppo brillante, soprattutto a scuola, dove il professore gli rifilava una serie di plateali votacci («Sacchi? Tre» era il tormentone in classe).
Forse, chissà, la svolta a destra è arrivata proprio in quella aula giudiziaria ricostruita, tanto che oggi la giustizia è uno degli argomenti preferiti: «Hanno svuotato le carceri, ora devono riempirle: zozzoni», recita un suo recente tweet. Per lo slogan non occorre industriarsi troppo, è già pronto sul suo profilo: «Io sto co laggente».