Battaglia sul caso Fazio in commissione Vigilanza. Maggioni: non so se avremmo retto alla sua uscita dalla Rai

Fazio (Ansa)
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Martedì 27 Giugno 2017, 14:43 - Ultimo aggiornamento: 28 Giugno, 13:10

Scintille in Vigilanza sul caso del super contratto rinnovato a Fabio Fazio. «Fazio fa parte della storia della Rai. Vedere transitare quel marchio, quel volto, quel format su un'altra emittente avrebbe comportato uno scossone al quale non so se la Rai avrebbe retto in termini di sistema», ha detto la presidente Rai Monica Maggioni in Vigilanza. «Questo cda non avrebbe potuto prendersi l'onere di decidere che Fazio passava alla concorrenza - ha aggiunto -. Io il contratto con la concorrente non l'ho visto, ma quale concorrente te lo farebbe vedere? Non ho dubbi sul fatto che esistesse e sono certa che chi lo ha negoziato negherà la sua esistenza».

«Siamo stati costretti a sottoscrivere il contratto», ha aggiunto Arturo Diaconale scatenando le proteste di Brunetta (FI) e Airola (M5S) che hanno sottolineato la gravità dell'affermazione. «Ci è stato detto che se non avessimo chiuso l'accordo quella mattina, Fazio avrebbe firmato con una azienda concerrente», ha spiegato Diaconale, precisando che «non siamo stati costretti con una pistola puntata alla fronte, ma dal codice civile. Se non lo avessimo firmato avremmo potuto rispondere per un danno all'azienda». 

«Chiedo a voi parlamentari di intercedere presso il dg perché si possa rimettere in gioco questo contratto», è intervenuto anche Carlo Freccero. «In questo momento - ha spiegato - si agitano portafoglio e prodotto. Ho lavorato con Fazio e credo che la sua dedizione al lavoro sia massima, ma come si può pensare che un prodotto oggetto di questa campagna possa sopravvivere all'audience? Io temo che venga distrutta questa audience». 

«Le parole del consigliere Diaconale sono gravissime. Se i componenti del Cda Rai firmano il via libera ai contratti sotto costrizione, perché non in grado di valutare i profili del codice civile e quindi sotto presunto obbligo di responsabilità, significa che bisogna chiedersi se questo Cda possa ancora andare avanti», commenta il deputato Pd Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai. «Significa - dice ancora Anzaldi all'Ansa - che occorre valutare se non sia il caso di azzerarlo. Quando il consigliere Freccero, in dissenso sul contratto a Fazio e sui palinsesti, invece di votare contro abbandona la riunione del Cda e si astiene, venendo poi in Vigilanza a chiedere ai parlamentari di intervenire sul direttore generale, siamo di fronte al rovesciamento delle responsabilità. Se i consiglieri non sono in grado di espletare la funzione alla quale sono stati chiamati, si dimettano. Peraltro siamo già di fronte ad un Cda azzoppato, dopo le dimissioni di Messa».

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