Parlando con i giornalisti a margine degli incontri a Westminster e al National Audit Office, Di Maio ha descritto la sua come una “missione istituzionale” per approfondire, tra le altre cose, il tema del controllo parlamentare e della “buona pratica” di “verificare che fine facciano le leggi dopo averle approvate, se funzionano, se raggiungono gli obbiettivi di bilancio, di posti di lavoro, di ritorno degli investimenti che si erano prefissate”.
Gli altri punti interessanti del modello britannico riguardano il percorso di democrazia partecipata avviata dalle commissioni parlamentari britanniche anche attraverso strumenti online e il controllo della spesa pubblica, affidato al National Audit Office, che, “che fa un po’ le pulci ai provvedimenti presentati e approvati”. Dichiarandosi infine contro la Brexit ma anche contro l’euro, Di Maio ha però sottolineato che UKIP “è gente che si fa rispettare, che con il referendum ha portato a un tavolo negoziale l'Europa».
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