L'eccentricità, racconta Politico, si riflette già nel luogo dove Dagospia nasce: la casa affacciata sul Lungotevere dove si viene accolti da un crocifisso gigante di Damien Hirst e sul balcone ci sono due statue: una di Mao Tse Tung e una di Silvio Berlusconi.
Dal 2000 ad oggi, quello di D'Agostino è diventato «un impero», capace, tra scandali politici, gossip sulle star e «pornografia soft» di influenzare la politica italiana. D'altra parte - citazione di D'Agostino - «in un paese serio Dagospia non esisterebbe».
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