Ultimatum di Renzi, Cuperlo: mette a rischio unità Pd e fa gioco di Berlusconi

Gianni Cuperlo
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Domenica 1 Dicembre 2013, 15:44 - Ultimo aggiornamento: 2 Dicembre, 09:20

Se Renzi lancia un ultimatum al governo e dice ad Alfano che verr asfaltato da Berlusconi, questo ci lascia perplessi, e mette a rischio l'unit del partito: così Gianni Cuperlo a In mezz'ora su Raitre commenta le dichiarazioni di Matteo Renzi che in un'intervista a Repubblica ha di fatto lanciato un ultimatum al governo minacciando di lasciare la maggioranza se non verranno soddisfatte tre condizioni: «riforme, lavoro ed Europa».

La parziale retromarcia di Renzi. Parole chiare che non potevano che sollevare polemiche, compresa una replica di Alfano («Se Renzi ha l'obiettivo di prendere la sedia di Letta lo dica con chiarezza senza girarci attorno come si faceva con la vecchia politica»). Tanto che poi lo stesso Renzi ha fatto una parziale retromarcia: «Non stiamo dicendo ora non più larghe intese, tutti a casa. Non stiamo dicendo questo. Ci sono cose giuste e banali che da 20 anni in Italia non si fanno. Queste tre cose riusciamo a farle o no?», ha detto Renzi, parlando di riduzione dei costi della politica, lavoro ed Europa della crescita.

Cuperlo. L'intervista di Renzi, quando parla del fatto che se si va a votare Berlusconi 'asfalta' Alfano «fa riflettere» perché «in verità è un assist alla posizione di Berlusconi che oggi vuole che questo governo cada», ha aggiunto Cuperlo a 'In mezz'ora', sottolineando: «Preoccupa che anche indirettamente rischi di fare da sponda alla posizione di Berlusconi». «Se collaborerò amichevolmente con Renzi quando sarà segretario? Non c'è dubbio che Renzi collaborerà amichevolmente con me», ha quindi risposto con una battuta.

L'ipotesi rimpasto e il nodo Imu. Quello del rimpasto («termine che non userei») «è un problema del presidente del Consiglio che incontrerà il capo dello Stato e che valuterà le novità intercorse», ha sottolineato Cuperlo. Il premier «probabilmente farà» una riorganizzazione nell'esecutivo. Ma, ha aggiunto, «il problema non è una questione di riorganizzazione dei posti: se fossi segretario del Pd chiederei a lui una svolta sul terreno delle politiche sociali». «Guai a noi - ha concluso però - se nelle condizioni in cui versa il Paese trasmettessimo adesso il messaggio che, archiviata la destra più radicale, si apre un nuovo film sull' equilibrio delle poltrone, evitiamo di fare la stessa fine dell' ultimo periodo del governo Monti». Infine l'Imu: «Letta venga in Parlamento e dica una parola chiara, conclusiva» sul caos Imu che «rischia di diventare una caricatura».

Franceschini assicura: Renzi non farà cadere Letta. «So che non farà cadere il governo, lo pungolerà dall'esterno. C'è un'intesa tra Enrico e Matteo, sono amici da tanti anni», ha poi detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, parlando a 'L'Arena' su Rai1. Renzi «guiderà il partito e Letta il governo» in un anno, il 2014, fondamentale per le Riforme. «I numeri sono più ridotti ma sicuramente c'è maggiore coesione» e «il fatto che Berlusconi e quelli della minaccia costante 'o questo o cadè siano all' opposizione» fa sì che «sarà più facile governare anche se è un governo di intese transitorie e non va dimenticato».

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