Csm: Legnini è il nuovo vicepresidente
Teresa Bene dichiarata ineleggibile

Giovanni Legnini e Giorgio Napolitano, a destra Teresa Bene
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Martedì 30 Settembre 2014, 10:46 - Ultimo aggiornamento: 1 Ottobre, 20:01

Giovanni Legnini, 55 anni, gi sottosegretario all'Economia nel governo Renzi, il nuovo vice presidente del Csm.

I votanti erano 25. Un voto è andato al laico del Pd Giuseppe Fanfani, e uno a Teresa Bene, che poco prima era stata dichiarata ineleggibile, e pertanto la scheda è stata considerata nulla. Tre sono state le schede bianche.

Il plenum del Csm, poco prima, nella sua prima riunione presieduta dal capo dello Stato, ha dichiarato "ineleggibile" Teresa Bene, che il Parlamento in seduta comune aveva indicato tra i componenti laici di Palazzo dei marescialli in quota Pd. Ora le Camere dovranno provvedere alla sua sostituzione. La decisione è stata presa all'unanimità su proposta della Commissione verifica titoli, che ha ritenuto che Bene non avesse 15 anni di esercizio della professione forense, richiesti dall'articolo 104 della Costituzione per l'elezione a membro laico in alternativa al titolo di professore ordinario in materie giuridiche.

Una decisione «errata, infondata e strumentale», «i miei diritti di interlocuzione sono stati platealmente violati»: così la laica del Pd Teresa Bene ha definito la proposta della Commissione verifica titoli del Csm, poi approvata dal plenum, di dichiararla ineleggibile per mancanza dei requisiti indicati dalla Costituzione. «Spiace che tutto questo avvenga ad opera di un organo di rilevanza costituzionale», ha detto Bene, prima di lasciare l'aula.

Il capo dello Stato. «Ora subito al lavoro: il tempo che ha richiesto l'elezione dei nuovi membri del Csm va rapidamente recuperato». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, aggiungendo: «Seguirò con scrupolosa attenzione l'attività del nuovo Csm, senza far mancare anche considerazioni critiche quando sarà necessario». «Il mio auspicio è che ci sia una fumata bianca, ma devo solo aspettare». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ai giornalisti che gli facevano osservare come oggi probabilmente ci sarà la quindicesima fumata nera per l'elezione dei due giudici della Consulta.

Il neo vicepresidente. Accettare la «sfida delle riforme»: è la strada che il nuovo vice presidente del Csm Giovanni Legnini indica all'organo di autogoverno dei giudici nel suo intervento, subito dopo l' elezione. Poi: la funzione della magistratura «è e dovrà essere sempre autonoma, indipendente e imparziale». Con il ministro della Giustizia dovrà esserci «un confronto non rituale ma effettivo sul contenuto delle riforme». Lo sottolinea il nuovo vice presidente del Csm Giovanni Legnini, evidenziando anche che Palazzo dei Marescialli segnalerà le norme in contrasto con gli obiettivi o lesive del ruolo dei giudici.

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