Un comune emiliano mette al bando il comunismo: vale il principio del ddl Fiano

Un comune emiliano mette al bando il comunismo: vale il principio del ddl Fiano
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Venerdì 29 Settembre 2017, 20:36 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 20:10
Il consiglio comunale di Soragna, nel Parmense, ha approvato, nei giorni scorsi, una mozione per la messa al bando dell'ideologia comunista. Ora due deputati Pd interrogano sul tema il presidente del Consiglio e il ministro dell'Interno. Il documento, proposto dalla consigliera Maria Pia Piroli del gruppo "Soragna ci Legaa", è passato con sei voti favorevoli, quattro contrari e due astenuti: impegna il sindaco civico Salvatore Iaconi Farina ad «avanzare al Governo la richiesta di perseguire penalmente con pene severe chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del partito Comunista».

Il testo richiama la legge Fiano, provvedimento approvato dalla Camera per contrastare la propaganda di immagini e contenuti legati all'ideologia fascista, applicandola però al comunismo. «Ancora oggi - si dice nella mozione - il Partito comunista in molti paesi del mondo è sinonimo di feroci dittature o deboli democrazie, tra le più note: Corea del Nord e Venezuela». Sulla vicenda hanno preso posizione due deputati Pd, Patrizia Maestri e Giuseppe Romanini, presentando un'interrogazione a Paolo Gentiloni e Marco Minniti. «Opporsi ad ogni totalitarismo non significa ignorare la storia d'Italia», sostengono. E chiedono se premier e ministro «non ritengano opportuno ribadire la ferma opposizione del nostro Paese ad ogni forma di totalitarismo ed autoritarismo, ricordando altresì all'Amministrazione comunale di Soragna l'importante contributo offerto all'Italia, alla libertà nazionale e alla democrazia dagli aderenti al Partito Comunista Italiano».
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