Camusso: «Sciopero generale di otto ore il 5 dicembre. Proponiamo convergenza a Cisl e Uil»

Camusso: «Sciopero generale di otto ore il 5 dicembre. Proponiamo convergenza a Cisl e Uil»
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Mercoledì 12 Novembre 2014, 13:10 - Ultimo aggiornamento: 13 Novembre, 08:45
Uno sciopero generale di otto ore il 5 dicembre. È la proposta che il leader della Cgil, Susanna Camusso, girerà oggi al direttivo del sindacato e a Cisl e Uil.



«Dopo le mobilitazioni dei mesi scorsi e per salvaguardare i punti delle iniziative unitarie proporremo a Cisl e Uil di convergere sulla data del 5 dicembre per proclamare otto ore di sciopero generale», spiega Camusso prima di entrare nella riunione del Parlamentino Cgil.



Il segnale. «Noi mandiamo un segnale, ognuno poi deciderà». Dice la leader Cgil Susanna Camusso rispondendo a chi gli chiedeva se la proposta e l'appello rivolti a Cisl e Uil di convergere sul 5 dicembre come data dello sciopero generale potesse avere buone chance di riuscita. «Io penso sia importante raccogliere la mobilitazione unitaria dei pubblici per fare cose che convergano, non che dividano», aggiunge. «Credo anche -conclude- che sia un tema di responsabilità di tutti ascoltare le piazze e le iniziative che ci sono e la necessità di affrontare i temi del lavoro».




Il renziano Carbone: «Il ponte è servito». «Il 5 dicembre è un venerdì poi sabato, domenica e lunedì 8 dicembre che è festivo... Il ponte è servito #Coincidence». Così, su twitter, Ernesto Carbone (Pd) commenta la scelta del giorno da parte della Cgil per lo sciopero generale.





Landini (Fiom): «Sciopero ponte? Mi fa ridere». Maurizio Landini, leader Fiom, commenta invece così: «Sciopero ponte? La cosa mi fa solo ridere.
Basta guardare le piazze, sono strapiene. Senza considerare che uno sciopero costa molto ad un lavoratore. È una vera sciocchezza dire questo.
Lo sciopero bisogna farlo quando il momento è buono: e ora è il momento per cercare di far cambiare idea al governo. La vera notizia invece è che il 5 dicembre la maggioranza dei lavoratori, nelle 100 piazze delle manifestazioni territoriali, dirà di non essere d'accordo con le politiche del governo Renzi. Uno sciopero costa e immaginarsi addirittura un ponte è ridicolo».



Piuttosto, sottolinea Landini, «la cosa che tutti temono è che la Cgil riesce a rappresentare un punto di vista diverso e lo offre a tutti, compresa la Cisl e la Uil, che dimostra come il sindacato non vuole dividere ma unire».
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