Camera, sì a taglio stipendi dipendenti: protesta contro i deputati. I grillini: comprensibile

Camera, sì a taglio stipendi dipendenti: protesta contro i deputati. I grillini: comprensibile
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Giovedì 24 Luglio 2014, 11:13 - Ultimo aggiornamento: 25 Luglio, 14:26
​Un lungo e polemico applauso, con annesso coretto Bravi, Bravi, Bis! e grazie! di numerosi dipendenti di Montecitorio in attesa, ha salutato l'uscita dei componenti dell'ufficio di presidenza della Camera al termine della riunione che ha dato l'ok alle linee guida per iniziare la contrattazione sulla applicazione dei tetti salariali.



La contestazione più vibrante è stata per la vicepresidente Marina Sereni, che ha la delega sul personale («Bel capolavoro, grazie»!, le è stato urlato nel corridoio dei "busti" da decine di lavoratori); ma gli applausi da sfottò sono toccati anche ai questori ed ai Cinque Stelle Luigi Di Maio e Riccardo Fraccaro. Una contestazione mai vista nei solitamente ovattati e silenziosissimi corridoi di Montecitorio, dove non si era mai assistito ad una iniziativa così massiccia dei dipendenti, che si oppongono duramente ai tagli e protestano per il fatto di non essere stati ammessi all'Ufficio di presidenza.



Fissati i tetti retributivi per i dipendenti di Camera e Senato. Gli Uffici di presidenza di Montecitorio e Palazzo Madama, riuniti in contemporanea, hanno fissato quello massimo, relativo ai Consiglieri Parlamentari, in 240mila euro all'anno al netto della contribuzione previdenziale (l'8,8% della retribuzione).



I grillini contro i tagli. Ad appoggiare la protesta dei dipendenti di Montecitorio contro il taglio dei mega stipendi dei burocrati del Parlamento il Movimento 5 stelle. «Comportamento dipendenti comprensibile. Succede quando si taglia ai dipendenti senza prima tagliare alla politica», ha scritto su Twitter il leader grillino Luigi Di Maio.
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