Biotestamento, al via l'esame dell'aula
I luterani: il Parlamento faccia presto

Biotestamento, al via l'esame dell'aula I luterani: il Parlamento faccia presto
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Lunedì 13 Marzo 2017, 10:51 - Ultimo aggiornamento: 15 Marzo, 14:52

Il ddl sulle dichiarazioni di fine vita, il cosiddetto biotestamento, arriva finalmente oggi pomeriggio all'esame dell'aula della Camera dopo oltre un anno di rinvii. E un appello alle forze politiche affinché non perdano altro tempo arriva questa mattina dalle Chiese luterane in Italia.

"Rivolgo un rispettoso invito ai parlamentari italiani affinché procedano con attenzione ma anche con speditezza all’esame del disegno di legge sul fine vita: è importante che il ddl possa superare rapidamente l’esame della Camera e quello successivo del Senato, affinché una legge in materia venga varata entro la fine della legislatura ponendo così termine a un vuoto normativo pesante per numerose famiglie italiane” afferma il pastore Heiner Bludau, Decano della Celi.

“È importante premettere che, per noi luterani,  nessuno al di fuori di Dio può e deve disporre il momento della morte: pertanto, aiuti attivi a morire, quali l’eutanasia attiva o l’assistenza al suicidio, devono essere assolutamente esclusi. Al contempo, però, quando la morte è inevitabile, è preferibile dare la priorità a una fine dignitosa rispetto a un artificiale prolungamento della vita. A questa considerazione, peraltro, non si può obiettare discutendo del valore della vita umana, giacché il concetto di valore è una prerogativa delle cose materiali, mentre per la vita umana è giusto parlare solo in termini di dignità. Il punto è che nell’attuale vuoto normativo il morente e i suoi familiari, ma anche medici e operatori di cura, vengono lasciati soli proprio quando devono essere assunte decisioni di enorme rilievo. La nostra Chiesa, convinta che la fede cristiana possa essere d’aiuto e orientamento nella fase finale di un’esistenza, ritiene doveroso contribuire alla discussione pubblica sul tema e, in particolare, sulle direttive anticipate di trattamento. La concezione luterana è fondata sulla Bibbia: ‘Facci capire che abbiamo i giorni contati, allora troveremo la vera saggezza’ (Salmo 90,12). Da qui ha origine l’attitudine ad accettare il limite della vita e a integrare il poter-dover lasciar andare. In quest’ottica, la nostra Chiesa ha pubblicato un opuscolo proprio sul tema delle dichiarazioni anticipate di trattamento offrendo un orientamento per quanto riguarda la teologia, l’etica, la medicina e il diritto. E le nostre indicazioni cristiane di impronta luterana sono state elaborate tentando di non perdersi in contrasti ideologici, ma cercando di comprendere anche gli oppositori dell’etica cristiana”.

In assenza di norme specifiche, la giurisprudenza sembra evidenziare una tendenza a riconoscere il diritto di un paziente a dare o rifiutare preventivamente il suo consenso a determinati trattamenti sanitari. In linea con questa tendenza, il documento della Celi fornisce informazioni pratiche destinate a chi vuole redigere le dichiarazioni anticipate di trattamento, affinché le proprie volontà possano essere rispettate nel momento in cui si fosse impossibilitati ad esprimerle.

 

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