Veronesi era accusata di aver percepito indebitamente dalla Regione, di cui era dipendente, circa 140mila euro di stipendio per svolgere a Roma l'incarico di raccordo con il Parlamento dal 2008 al 2010.
In realta, per il pm Giuseppe Di Giorgio (che aveva chiesto condanne a quattro mesi e 20 giorni) Veronesi lavorava solo per il segretario del Pd. Solaroli era a processo per aver firmato la posizione contrattuale della donna. I due imputati erano presenti.