Berlusconi, ora la riabilitazione per potersi candidare nel 2018. La Pascale: "Silvio" tatuato sul polso

Berlusconi, ora la riabilitazione per potersi candidare nel 2018. La Pascale: "Silvio" tatuato sul polso
di Silvia Barocci
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Giovedì 12 Marzo 2015, 05:41 - Ultimo aggiornamento: 08:43

ROMA Le nove ore di camera di consiglio? Siamo nella norma, nel 45% dei casi i verdetti in Cassazione arrivano tra le 21 e la mezzanotte. Idem per Silvio Berlusconi. La raccontano così nei corridoi del Palazzaccio di Piazza Cavour. Nessuna divisione nel collegio presieduto da Nicola Milo. Anzi, la decisione di confermare l'assoluzione dell'ex Cav nel processo Ruby sarebbe stata unanime dopo un esame dettagliato di tutti i punti del ricorso - rigettato - del sostituto procuratore della Corte di Appello di Milano, Piero de Petris. Con una discussione che - stando ai rumors - si sarebbe concentrata più sul reato di prostituzione minorile che non su quello, più grave, di concussione per la famosa telefonata che l'allora premier fece la notte del 27 maggio 2010 al capo di gabinetto della questura di Milano Piero Ostuni, perché l'allora diciassettenne marocchina, Karima «Ruby» El Mahroug, fosse affidata alla consigliera regionale Nicole Minetti.

L'AGIBILITA'
Tra circa un mese si conosceranno le motivazioni. Ciò che però più importa ora all'ex Cavaliere è tornare in sella prima del 2019, quando termineranno gli effetti della legge Severino che lo hanno disarcionato facendolo decadere da parlamentare. Come? O si cambia la legge (ma Renzi ha già dato il suo altolà), o si aspetta la Corte Costituzionale (che però non ha ancora fissato l'udienza sulla questione De Magistris, con l'incognita, poi, che un'eventuale illegittimità della norma, che riguarda gli amministratori locali, potrebbe non essere estesa anche ai parlamentari nazionali come Berlusconi). Oppure si apre un terzo scenario: puntare al riconoscimento della riabilitazione, che potrebbe avvenire nel 2018, rendendo non impossibile una ricandidatura di Berlusconi a scadenza naturale della legislatura, quando avrà 82 anni. All'indomani di un verdetto favorevole che ripaga l'ex Cav dell'amarezza per quei 4 anni per frode fiscale (di cui tre indultati) nel processo Mediaset, in Cassazione, il riserbo è massimo.
DISCUSSIONE ”IN FATTO”
I nodi da sciogliere erano: Berlusconi sapeva o no che Ruby era minorenne? La telefonata denotava costrizione o induzione? Tutte domande relative più al ”fatto” che non alla parte del ”diritto”, come invece dovrebbero essere i ricorsi per Cassazione. Le motivazioni saranno scritte e depositate dal giudice relatore, l'ex gip di Roma Orlando Villoni, anche se una traccia con i punti principali sarebbe stata già abbozzata in camera di consiglio. Trapela solo che la ”cartina di tornasole” sull'annosa questione della concussione sarebbe stata la sentenza delle sezioni unite della Suprema Corte dello scorso anno, scritta dallo stesso Milo, che ha tracciato i confini interpretativi alla legge Severino del 2012 e ”spacchettato” la concussione in costrizione e in induzione. Al momento si può dire che la Cassazione ha dato ragione alla Corte di Appello di Milano: la telefonata di Berlusconi ad Ostuni non era né un abuso costrittivo né una induzione. Diversamente la Suprema Corte avrebbe potuto accogliere la riformulazione del reato in induzione indebita chiesta, in subordine, dal sostituto pg della Suprema Corte Edorardo Scardacchione.

LA RIABILITAZIONE
Mentre i forzisti si stringono attorno al loro leader e reclamano una modifica al decreto legislativo sull'incandibilità, per Berlusconi potrebbe prospettarsi una strada che non è certo una scorciatoia ma che è più breve di un anno rispetto alla prevista tabella di marcia. E' l'istituto della riabilitazione, previsto dall'art.179 del codice penale e che viene concesso dopo tre anni dal momento in cui la pena principale sia stata eseguita o in qualche modo estinta. Calendario alla mano, l'8 marzo scorso, Berlusconi ha terminato di espiare la pena in affidamento in prova ai servizi sociali presso il centro per anziani di Cesano Boscone. Entro fine maggio, il Tribunale di sorveglianza deciderà sull'estinzione della pena. Entro marzo-maggio 2018, Berlusconi potrebbe chiedere la riabilitazione che, in base all'art. 15 della legge Severino, può far terminare gli dell'incandidabilità prima dei canonici sei anni. Farebbe in tempo per le prossime politiche? Molte le incognite. Innanzitutto giudiziarie. Un'eventuale nuova condanna (ci sono l'inchiesta Ruby ter e i processi di Bari e Napoli) rischia di azzerare qualsiasi beneficio e di far tornare indietro la lancetta dell'orologio.