Berlusconi, intervento di 4 ore per sostituire la valvola aortica

Berlusconi, intervento di 4 ore per sostituire la valvola aortica
di Claudio Marincola
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Venerdì 10 Giugno 2016, 14:59 - Ultimo aggiornamento: 15:00
ROMA Sostituzione della valvola aortica. E' un intervento a cuore aperto, ha bisogno della circolazione extracorporea, potrebbe durare anche più di quattro ore, comporta un margine di rischio che non supera il 2-3%, e la ripresa è molto buona nella maggior parte dei casi.

LA CONTRAZIONE
La prossima settimana sarà Ottavio Alfieri, 69 anni, primario del reparto di Cardiochirurgia al San Raffaele di Milano, dove Berlusconi è ricoverato da qualche giorno, a guidare l'intervento. Considerato, ormai, semplice e quasi di routine.

«Questa valvola regola il sistema di flusso unidirezionale del sangue dal ventricolo all'aorta - spiega Francesco Musumeci cardiochirurgo direttore del dipartimento di Malattie cardiovascolari all'ospedale San Camillo di Roma e al Policlinico universitario Campus biomedico - e nel momento in cui è danneggiata non riesce più a compiere il suo lavoro. Che è quello di far passare il sangue e di non farlo tornare indietro nel venticolo.

Il rigurgito nel ventricolo, appunto, determina la condizione che rende il cuore sofferente. Un reflusso che deteriora in modo importante il muscolo cardiaco. La sostituzione della valvola permette di ripristinare l'equilibrio e la capacità del cuore di contrarsi regolarmente».
 
L'età avanzata della popolazione ha reso oggi questo intervento molto più frequente di qualche anno fa. Lo scompenso cardiaco, diagnosi che ha fatto decidere di trasportare Berlusconi in ospedale, rappresenta la prima causa di ricovero per i pazienti sopra i 65 anni. Riguarda circa 600mila italiani, circa il 10-12% degli anziani. Calo della pressione, aumento della frequenza cardiaca, affanno e gambe gonfie i segni dello scompenso. Invalidante è il sentirsi incapace di svolgere regolarmente la vita quotidiana fino alla mancanza di aria, le palpitazioni e un evidente pallore.

LA RIABILITAZIONE
«Per i tempi della ripresa - aggiunge Musumeci - si devono calcolare trenta-quaranta giorni. Dopo la terapia chirurgica, potrebbe essere utilizzata una valvola biologica, la riabilitazione. Da tenere sempre presente la condizione generale del paziente. Se non ha altri particolari problemi la convalescenza è sicuramente più facile e più breve».

Nel centro del San Raffaele vengono eseguiti , ogni anno, circa 500 interventi di chirurgia riparativa della valvola con tecniche mininvasive sostenute dalla robotica.
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